Regione Lazio: telemedicina è anche transizione culturale

Roma – “Gia’ prima della fine del commissariamento della sanita’, in Regione Lazio avevamo inserito e introdotto sempre piu’ elementi di telemedicina”. Queste le parole di Massimo Annichiarico, direttore generale Salute e Integrazione socio-sanitaria della Regione Lazio, nel corso della conferenza stampa online ‘Change management e digital innovation’, organizzata dalla Asl di Latina in collaborazione con il Politecnico di Milano e Novartis.

“E’ da riconoscere che un elemento che per molto tempo ha giocato un ruolo di ostacolo, pur senza esserlo realmente, e’ stato l’aspetto informatico e di digitalizzazione dei dati”, ha continuato.

“La transizione al digitale e’ anche una transizione culturale. Poi c’e’ l’aspetto del patient engagement: dobbiamo costruire valore attraverso l’inserimento nei Pdta di esperienze pratiche per pazienti con patologie croniche, anche con i percorsi condotti con l’aiuto dei caregiver.”

“Un ‘pillar’ sicuramente critico per l’assistenza regionale e’ includere in modo robusto i pazienti all’interno di questo processo, il cosiddetto valore aggiunto nella reinterpretazione culturale del processo di digitalizzazione.”

“Se vogliamo mantenere valore e accrescerlo nell’assistenza sanitaria e nella sua caratteristica di universalita’, dobbiamo mirare a questo. Non e’ sufficiente una sanita’ digitale- ha concluso Annichiarico- serve una sanita’ in cui le richieste di salute dei cittadini sono soddisfatte con i percorsi piu’ adatti e attuali”.