Rida: stop a attacchi, nessuna violazione del contratto

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Roma – “La Rida Ambiente non puo’ essere presa a pretesto per giustificare le difficolta’ nella programmazione del ciclo rifiuti nel Lazio. A dispetto delle spesso scomposte dichiarazioni di alcuni dirigenti di Ama, la Rida Ambiente non e’ mai venuta meno ai propri doveri contrattuali. Questa azienda ha sempre fatto il proprio dovere in tutte le ‘emergenze’ di questi anni e continua a farlo, quindi, queste tirate di giacchetta sono oltre che immotivate ed ingiustificate anche profondamente inopportune. La nostra disponibilita’ e’ sempre stata assoluta. Tale disponibilita’, pero’, non puo’ prescindere dagli obblighi imposti dall’ordinanza che richiama precisi riferimenti a percentuali di recupero energetico (che come a conoscenza di tutti nel Lazio sono assolutamente insufficienti). Non e’ piu’ possibile assistere in silenzio a questa continua mistificazione dei fatti, articolata da dichiarazioni in sedi istituzionali o sulle colonne dei giornali che spesso siamo costretti a leggere e che sono difformi dalla realta’. Se fino ad oggi abbiamo preferito tacere, ora e’ arrivato il momento di chiarire che la nostra azienda non sta facendo altro che rispettare pedissequamente l’ordinanza Regionale, che ha di fatto limitato lo spazio operativo dell’impianto, fissando dei limiti che altrimenti non sarebbero dettati da alcuna legge, ma solo dati a riferimento nelle Bat.”

“I continui attacchi immotivati e profondamente fuori luogo nella corretta dialettica industriale, che sembrano piu’ che altro volti a cercare un capro espiatorio per carenze di progettualita’ del ciclo dei rifiuti, sono al momento oggetto di valutazione da parte dei nostri studi legali, che valuteranno le azioni da intraprendere nei confronti di tutti coloro che, pur conoscendo la verita’ dei fatti, inviano all’esterno informazioni difformi dalla realta’, e questo non e’ piu’ tollerabile”. Cosi’ in un comuinicato il presidente della Rida Ambiente, Fabio Altissimi. “Ci domandiamo infine, ma questo solo a titolo di curiosita’, se tale veemenza nei toni e nei gesti venga rivolta anche a chi non ha motivazioni altrettanto solide per fermare i propri impianti. Ama avra’ inoltrato con tale solerzia informative ed esposti alle forze dell’ordine in relazione agli altri stabilimenti di differenti soggetti che pero’ si sono fermati tutti, per una serie di sfortunate anomalie, proprio nel periodo in cui c’era piu’ bisogno di supporto? In realta’ la risposta non ci interessa molto, sarebbe interessante capire quali sono le valutazioni strategiche e strutturali che si stanno studiando, e se tali soluzioni sono, come sembrerebbe, quelle della tritovagliatura, censurata e bandita dalla Comunita’ Europea, e tanto caldeggiata invece nella nostra Regione”, conclude Altissimi.

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