Rifiuti, Anzaldi: Governo consideri ipotesi restituzione parte tassa

Roma – “Nei giorni in cui i romani ricevono a casa i bollettini per il pagamento semestrale della tassa sui rifiuti, l’Ama e il Campidoglio danno uno spettacolo mai visto di inefficienza e incapacita’, addirittura cercando di addossare la responsabilita’ sui romani stessi. Il Governo valuti se ricorrano i presupposti per restituire ai cittadini parte della tariffa.
L’ho chiesto con un’interrogazione ai ministri dell’Ambiente Costa e dell’Interno Salvini”. Lo scrive su facebook Michele Anzaldi, deputato Pd.
“Che significa- aggiunge- chiedere ai romani di produrre meno rifiuti? Come puo’ un cittadino produrre meno rifiuti? Evita di mangiare? Evita di acquistare i mobili che gli servono? Di che parliamo? Il totale fallimento della Giunta Raggi, che in tre anni di amministrazione non ha individuato, progettato e costruito neanche un impianto dedicato allo smaltimento dei rifiuti, sta creando un danno gravissimo alla citta’, innanzitutto sulla differenziata”.
“Il crollo della differenziata addirittura del 9% in questi giorni- sottolinea Anzaldi- significa aumento dei costi per lo smaltimento e un danno all’ambiente, perche’ con i cassonetti pieni e i rifiuti per strada, la spazzatura che i romani vedono in questi giorni invadere le strade non solo non potra’ essere differenziata, ma difficilmente verra’ accettata dalle aziende e dagli impianti che si occupano di smaltimento. O in ogni caso ci saranno costi maggiori. A quanto equivale oggi la quota di differenziata a Roma? Quanto e’ diminuita negli ultimi mesi? Addirittura emerge che per lo smaltimento della carta e cartone, un servizio redditizio in tutte le citta’ del mondo, l’Ama abbia imposto una tariffa talmente bassa che l’azienda che se ne occupa lo ritenga a tal punto sconveniente da effettuare il ritiro con cadenza molto piu’ lunga del dovuto”. “Di fronte ad un fallimento del genere l’unica soluzione indicata dalla sindaca, dopo tre anni al potere, e’ continuare a portare i rifiuti all’estero: uno schiaffo all’ambiente e un salasso per i cittadini”, conclude.