Rifiuti, ‘Piano per Roma’, la ricetta del ministro dell’ Ambiente Corrado Clini

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    Più raccolta differenziata e impianti di trattamento meccanico-biologico (Tmb) a pieno regime per raggiungere entro il 2014 l’obiettivo del 50% di differenziata a Roma e quello del 20% del totale dei rifiuti in discarica. Un sito che, tramontate le sette ipotesi proposte dalla Regione Lazio per i troppi vincoli, va cercato altrove. Ci penserà un commissario dai poteri più ampi con la collaborazione in particolare della Provincia di Roma: potrebbe essere individuato, stando ad alcune indiscrezioni, in un poligono della Difesa. È il ‘Piano per Roma’, la ricetta che il ministro dell’ Ambiente Corrado Clini ha lanciato oggi al termine di una riunione sull’emergenza rifiuti a Roma con il prefetto-commissario Giuseppe Pecoraro e con Campidoglio, Provincia di Roma e Regione Lazio, rappresentati stavolta solo dagli assessori e dai tecnici. Tutti traguardi da raggiungere grazie a un accordo di programma, da sottoscrivere entro il 30 aprile, che il ministero ha proposto ai tre enti locali oltre che alle aziende che si occupano dei rifiuti (Ama, Acea, Gaia, Colari) e ai Consorzi del riciclo. «Per una soluzione permanente – ha spiegato il ministro – non è possibile agire in due fasi, cercare le discariche e poi aspettare che si metta in moto il ciclo dei rifiuti. Bisogna lavorare contestualmente con tutte le componenti». Il sito è dunque solo una parte del problema, e ancora non c’è: a pesare in particolare c’è il no dell’Autorità di Bacino del Tevere sulle proposte di Riano, Pian dell’Olmo e Corcolle (su cui pesa anche lo stop del MiBac). Per cui si ricomincia: per il commissario Pecoraro sarà chiesto «un mandato più ampio» che gli permetta di poter individuare ulteriori siti, e alla Provincia «è stato chiesto di collaborare per trovare siti temporanei ulteriori ai sette». Provincia che in passato non aveva nascosto la sua predilezione per il sito di Pian dell’Olmo, soluzione tra quelle che oggi però lo stesso Pecoraro ha definito «problematiche»: «l’auspicio – ha detto il prefetto – è non tornare verso quei siti. Spero ce ne siano altri. La Provincia ha detto che se ce ne sono disponibili me li farà conoscere. Ma bisogna fare presto: se entro giugno non c’è un progetto, il commissario o chi per lui non è in grado di prorogare ulteriormente Malagrotta», sebbene Clini abbia lasciato intendere un termine ultimo al 31 dicembre. Il nuovo sito, che Clini vuole pronto entro il 2012, dovrà comunque accogliere una quantità di rifiuti «molto meno importante di quella che si presumeva» poichè andrà di pari passo con un drastico incremento del pretrattamento («il quinto Tmb a Paliano si farà» ha ribadito Pecoraro), e se tutto entrerà a regime potrà rimanere la discarica definitiva. «Non vogliamo commissariare Roma, vogliamo aiutarla – ha sottolineato Clini – Stiamo valutando un provvedimento urgente che consenta un adeguamento delle tariffe per gli impianti e un supporto straordinario per smuovere il recupero dei rifiuti a Roma. Le imprese però dovranno rispondere con penali delle loro inadenpienze». E, poichè c’è fretta, Clini chiederà al Cdm di agire per decreto, e dopo Pasqua andrà a presentare il Piano all’Ue. Il centrosinistra saluta il ‘Piano Clinì come un trionfo: per il capogruppo Pd in Regione Esterino Montino «l’annuncio di un decreto per salvare Roma è la conferma definitiva e clamorosa della disfatta di Alemanno e Polverini». Di «bocciatura senza mezzi termini» del Piano rifiuti regionale parla il capogruppo Sel Luigi Nieri, che chiede un Consiglio straordinario. «Due anni di bugie e si riparte da zero» il commento del segretario Idv Lazio Vincenzo Maruccio. I Verdi di Nando Bonessio però non abbassano la guardia, e chiedono chiarezza sul 5/o impianto di Tmb di Paliano. «Non lasceremo Malagrotta in eredità a chi verrà dopo di noi come ha fatto Montino» la replica del capogruppo LP Mario Brozzi.

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