Riforma Lega: Roma sia Città Metropolitana, nuovi confini e poteri da Regione Lazio

Roma – Lo status di Citta’ Metropolitana, escludendo da questo tutti i comuni dell’hinterland che torneranno a costituire la Provincia di Roma, decentramento municipale, con revisione dei confini e maggiore autonomia di spesa, e infine trasferimento di poteri dalla Regione Lazio. Sono i tre cardini sui quali poggia il ddl della Lega per il nuovo ordinamento di Roma Capitale.

Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, insieme al responsabile del partito nel Lazio, Claudio Durigon, a quello capitolino, Alfredo Becchetti, al capo del dipartimento regionale Autonomie, Marco Penna, ha presentato il testo che ha come prima firmataria per la Camera, Sara De Angelis, e il senatore William De Vecchis per il Senato e che e’ stato depositato in commissione Affari Costituzionali dove sta per iniziare l’esame unitamente alle proposte di altri partiti.

L’idea della Lega, intanto, e’ partire con un disegno di legge ordinario: “Potevamo anche noi arrivare a una riforma costituzionale ma significava lanciare la palla in tribuna senza donare a Roma autonomia e funzioni che le spettano e non possiamo piu’ tardare dal darle”, ha chiarito Penna.

La proposta, costituita da tre articoli, stabilisce da subito che a Roma Capitale “sono attribuite tutte le competenze proprie delle citta’ metropolitane- si legge nel testo- e ogni altra competenza prevista dalla legislazione vigente per l’ente territoriale Roma Capitale”.

Pertanto “e’ prevista la soppressione degli esistenti organi della citta’ metropolitana di Roma Capitale (Consiglio metropolitano e conferenza metropolitana), con il contestuale trasferimento delle funzioni da essi esercitate alla Giunta Capitolina e all’Assemblea Capitolina (per quanto possibile)”.

Nello stesso articolo viene ripristinata “la Provincia di Roma, nel cui territorio rientrano i comuni situati nel territorio dell’attuale citta’ metropolitana di Roma, compreso l’ente Roma Capitale”. L’obiettivo e’ “inserire i comuni diversi da quello di Roma nella biro di un ente intermedio dotati di specifiche funzioni di coordinamento e di programmazione nonche’ di determinate competenze (ad esempio, per quanto concerne le scuole e la manutenzione della rete viaria.

Ne scaturirebbe, secondo la Lega, un risultato duplice: da una parte un ente territoriale (Roma Capitale) dotato dei poteri delle citta’ metropolitane ma esercitabili su un territorio piu’ ristretto di quello attuale; dall’altra la Capitale sarebbe affiancata dalla Provincia di Roma, secondo l’assetto esistente prima della riforma Delrio del 2014.

La norma interviene anche su un livello piu’ basso, quello dei Municipi attraverso il decentramento dei poteri dal Campidoglio e la ridefinizione dei confini. “La citta’ di Roma– si legge ancora- non puo’ essere amministrata esclusivamente in modo verticistico e centralizzato”.

Per questo motivo “l’articolo 2 della presente proposta affida all’ente territoriale Roma Capitale il compito di procedere alla ridefinizione dei municipi compresi nel suo territorio, di conferire loro specifiche funzioni amministrative per il cui esercizio risulti piu’ efficiente la devoluzione a un ente di prossimita’ e di riconoscere ad essi una maggiore autonomia finanziaria di spesa, finalizzata all’erogazione di servizi ai cittadini ivi residenti”.

Sara De Angelis, che dal 2008 al 2013 e’ stata presidente del Municipio II, ha sottolineato che “questa proposta darebbe risposte concrete e immediate ai cittadini romani. Sulla ridefinizione dei confini sara’ l’Assemblea capitolina a fare delle proposte. Mi auguro condivisione, perche’ in passato ci sono state scelte calate dall’alto, da cittadina del XV Municipio un esempio che posso fare e’ quello legato alla zona di Cesano, che ormai e’ un vero e proprio paese”.

Infine il ddl, col terzo articolo, si occupa del trasferimento dei poteri dalla Regione Lazio a Roma Capitale. Un atto non obbligatorio, come recita il testo dove si legge che la “Regione Lazio puo’ conferire all’ente territoriale Roma Capitale competenze e funzioni nelle materie attribuite al legislatore regionale, individuando le risorse per farvi fronte”. Secondo De Angelis “sanita’, turismo e trasporti possono essere esempi di competenze devolute dalla Regione a Roma“.

Nella norma non c’e’ traccia di cifre sui fondi per il funzionamento del nuovo status della Capitale. In questo senso, la Lega per ora sta stilando la propria idea di Recovery plan per la Citta’ Eterna: “A breve lo presenteremo- ha detto il coordinatore romano del partito, Becchetti- Roma ha bisogno di un’iniezione di fiducia e di soldi per ripartire”. Il Recovery capitolino “e’ coordinato dall’eurodeputato e responsabile economico della Lega nel Lazio, Antonio Rinaldi”, ha aggiunto Claudio Durigon.