Righini: donna incinta con Covid rifiutata da Umberto I

Roma – “Un cortocircuito organizzativo che rasenta la malasanita’ di cui l’assessore deve dare ragione. Altrimenti sta coprendo dirigenti incapaci. Lo sto chiamando da ore ma, come sempre accade quando ci sono gravi disfunzioni del sistema sanitario regionale, D’Amato si defila. Il braccio destro di Zingaretti in Pisana dovra’ chiarire chi sono i medici responsabili dell’odissea vissuta questa notte da una donna di Velletri.”

“Incinta di 34 settimane, al peggioramento dei sintomi del Covid e’ stata trasportata dal 118 in ambulanza all’ospedale Umberto I, dove inspiegabilmente le e’ stato rifiutato il ricovero, cosa che ha generato un’accesa discussione tra i sanitari del nosocomio e i soccorritori dell’Ares. Tre ore dopo essere giunta, alle 4 di notte, le e’ stata fatta una solamente la visita ginecologica e poi e’ stata rimandata a casa. In un solo episodio, tutto il campionario delle possibili trasgressioni al protocollo di assistenza ai malati Covid.”

“E questo sarebbe il perfetto “Modello Lazio” di cui Zingaretti e compagni si vantano davanti ai microfoni? E come si permettono il direttore della Asl Rm 6 e il Direttore del Policlinico Umberto I di non fornire ad un consigliere regionale che ne fa richiesta, chiarimenti su un fatto di tale gravita’. Se non dovessi ricevere a breve informazioni in merito all’accaduto, mi riservo di intraprendere iniziative consiliari per denunciare l’inadeguatezza dell’assistenza fornita ad un paziente Covid dal sistema sanitario regionale del Lazio”. Cosi’ in un comunicato Giancarlo Righini, consigliere regionale di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio.