Roma Metropolitane, Cgil-Cisl-Uil: liquidatore manda lavoratori in Fis

Roma – “Il liquidatore di Roma Metropolitane scrive una lettera in cui da’ l’ultimatum alla stessa amministrazione che lo ha nominato e dichiara che non c’e’ piu’ tempo, che tra poche settimane la societa’ rischia di andare in liquidazione e che ci sono responsabilita’ anche penali per chi dovesse procurare questo enorme danno.”

“Una grande incognita pesa sui lavori di proseguimento della linea C, un’opera della massima importanza di cui c’e’ enorme bisogno per migliorare la mobilita’ e garantirla in futuro, visto che le linee A e B rischiano di chiudere a causa del mancato adeguamento alle norme antincendio”. Cosi’ in un comunicato la Cgil di Roma e del Lazio, la Cisl di Roma Capitale Rieti, la Uil del Lazio e le rispettive categorie dei trasporti.

“E’ chiaro perche’ le parti sociali sono state escluse da ogni confronto programmatico sul bilancio di previsione 2021-2023 di Roma Capitale: la Giunta Raggi non e’ in grado di fare progetti di sviluppo e confronti programmatici. Sa solo fare tagli, mandare in malora le aziende partecipate che devono fornire servizi ai cittadini e spedire i lavoratori a casa, utilizzando impropriamente ammortizzatori sociali pensati per altri scopi.”

“Ci sono circa 150 lavoratori che non hanno alcuna certezza di continuare a percepire lo stipendio nonostante facciano bene il proprio mestiere – che nessun altro a Roma puo’ svolgere con simile professionalita’ e costi cosi’ bassi – e milioni di cittadini consapevoli che spostarsi da un punto all’altro della Capitale sara’ per i prossimi anni un’impresa titanica.”

“Intanto arrivano anche gli esposti alla Procura da parte dei comitati dei pendolari delle linee Roma Lido, Roma Viterbo e Roma Giardinetti – le ex ferrovie sotto la giurisdizione di Roma – perche’ le continue soppressioni dei treni non permettono alcun distanziamento e creano da anni disservizi che in emergenza Covid-19 diventano inaccettabili e forse anche penalmente perseguibili.”

“Dopo la manifestazione contro i tagli in bilancio al sociale decisi dalla giunta Raggi, lunedi’ 1 febbraio torneremo in Piazza del Campidoglio anche per difendere gli investimenti che Roma Capitale deve trasformare in cantieri e in opere pubbliche, per salvaguardare i lavoratori di Roma Metropolitane, per dare continuita’ ai progetti che devono concretizzare, per impedire che vengano messi in Fis e per dare una prospettiva alla mobilita’ dei romani”, concludono.