Roma Metropolitane, sindacati: ormai cronica mancanza liquidità

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Roma – “Roma Metropolitane vive ormai nel caos assoluto: nel corso di una riunione del 3 giugno scorso con le Rappresentanze Sindacali dell’azienda, il Liquidatore ha annunciato che la mancanza di liquidità è ormai cronicizzata e che, di conseguenza, gli stipendi delle lavoratrici e dei lavoratori saranno parzialmente pagati, situazione cui si è giungi a causa della scadenza, il 31 dicembre scorso, del contratto di Servizio che Roma Capitale aveva con l’Azienda, contratto mai rinnovato”. Così in una nota i Segretari Regionali di Filt Cgil e Fit Cisl, Daniele Fuligni e Luigi Benedetti, insieme alle RSA Luigi Venturini e Vincenzo Ceravolo.

“Come è noto, Roma Metropolitane è in liquidazione e da parte degli Assessorati competenti erano state espresse parole di sostegno all’avvio del percorso di ritorno ‘in bonis’ dell’azienda, mediante il quale sarebbe possibile procedere al rinnovo del contratto di servizio ma, nonostante anche l’Assemblea Capitolina si fosse espressa più volte a favore di questo processo e della sua messa in opera in tempi strettissimi, lo stesso è rimasto allo stato di ‘buona intenzione’ e anzi, grazie all’annuncio della Giunta di effettuare una fusione di Roma Metropolitane in Roma Servizi per la Mobilità, pare sia stata abbandonata la strada del risanamento ed impresso così l’ennesimo giro di volta alle vicende dell’azienda, il tutto naturalmente senza la convocazione di una tavolo di confronto con le Organizzazioni Sindacali, pratica ormai consolidata di questa Amministrazione.”

“Su tutto il macigno della Corte dei Conti che, con la pubblicazione della Delibera 47/2021 il 3 giugno scorso, focalizza in maniera evidente l’incompletezza delle razionalizzazioni, la mancanza di controlli ed investimenti, le commistioni finanziarie e contabili improprie, le violazioni dei limiti di spesa di alcune società partecipate di Roma Capitale, disapprovando di fatto la conduzione della Giunta”.

“Nello specifico- proseguono- i bilanci del triennio 2016-2018, approvati nel 2021, di Roma Capitale vengono definiti inattendibili e la Corte dei Conti rileva come, a differenza di quanto previsto dai piani di razionalizzazione approvati in precedenza, la decisione di liquidare Roma Metropolitane abbia rappresentato una diversa scelta gestionale, presa oltretutto senza conoscere la situazione economica e patrimoniale dell’azienda in maniera adeguata”.

“Di questa situazione- continuano i sindacalisti- finiscono per farsene indebitamente carico le lavoratrici ed i lavoratori i cui stipendi vengono nuovamente messi in discussione, e che ancora si trovano di fronte all’incertezza sul proprio futuro a causa delle giravolte della Giunta nella gestione della vicenda e ai quali viene manifestata l’intenzione dell’Azienda di ricorrere ad un seconda tornata, ancora più gravosa di quella subita in precedenza nei mesi di febbraio marzo ed aprile scorsi, di cassa integrazione”.

“Nel ritenere tutto questo inaccettabile- aggiungono- vogliamo per l’ennesima volta richiamare Socio Unico e Amministratori ad una ferma assunzione di responsabilità convocando immediatamente un tavolo sindacale e mettendo in campo ogni azione necessaria ad evitare l’ennesimo sacrificio delle lavoratrici e dei lavoratori per una situazione di cui non sono responsabili ma che, al contrario continuano a subire insieme alla perdita di professionalità e competenze necessarie allo sviluppo e al funzionamento di Roma Metropolitane”.

“Diffidiamo inoltre i vertici aziendali- concludono- ribadendo lo stato di agitazione del personale, ad assumere azioni unilaterali, comunicando fin da subito la nostra messa in campo di ogni azione a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori dell’azienda nelle forme e nelle sedi opportune.”

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