Roma Metropolitane, Uil: azienda comunica esuberi, Regione Lazio deve intervenire

Roma – “Un anno fa, tra le proteste del sindacato veniva insensatamente messa in liquidazione l’unica tecnostruttura romana per la progettazione, l’ammodernamento e la realizzazione delle infrastrutture per la mobilita’. Veniva messa in piedi una costosissima procedura di liquidazione, con esorbitanti costi per le consulenze, che l’amministrazione di Roma Capitale ci ha raccontato essere inevitabile e necessaria per rimettere in ordine i conti dell’azienda”. Cosi’ in una nota il segretario generale della Uil Trasporti, Maurizio Lago, e il segretario regionale, Alessandro Bonfigli.

“Ad un anno da quell’atto violento, triste epilogo di un modus operandi che ha sempre tagliato fuori le rappresentanze sindacali dai tavoli dove le decisioni venivano prese ma anche dalla semplice informazione trasparente su quanto accadeva, raccogliamo l’ennesimo fallimento di una amministrazione inconcludente e completamente sorda ai diritti dei lavoratori: nessun passo in avanti sostanziale verso l’uscita dalla liquidazione e l’ennesima dichiarazione di esuberi.”

“Come un anno fa- continuano Lago e Bonfigli- ci chiedevamo come fosse possibile avere deciso di mandare in liquidazione una partecipata di primo livello fondamentale per la citta’ senza bilanci che certificassero l’ineluttabilita’ della decisione, oggi ci chiediamo come sia possibile fare una dichiarazione di esubero nella perdurante assenza di quei bilanci e con un contratto di servizio che scadra’ tra tre mesi”.

“Sulla base di cosa si butta l’ennesima bomba sulle lavoratrici ed i lavoratori di Roma Metropolitane, che hanno gia’ passato anni di calvario senza motivo, se non si conosce nemmeno per certo quali saranno le future attivita’ dell’azienda? L’unico bilancio approvato in fase di liquidazione- spiegano i 2 sindacalisti- riguarda l’annualita’ 2015, e smentisce la narrazione che la sindaca e la Giunta hanno sempre voluto dare di Roma Metropolitane, quella di una azienda sprecona e con i conti fuori controllo. Non si hanno notizie del nuovo contratto, di quale sara’ il perimetro delle attivita’ e di che aspetto avra’ il nuovo piano industriale”.

“L’unica certezza e’ che le lavoratrici ed i lavoratori devono pagare, non ci e’ dato di sapere quale colpa. La realta’ e’ che non esistono gli atti ufficiali che possano indicarci un percorso di fuoriuscita dalla liquidazione, seppure sempre promessa ad ogni incontro con le organizzazioni sindacali, e che la societa’ rimane appesa ad un filo; abbiamo visto avvicendarsi assessori e vertici aziendali, con un unico filo conduttore che univa le azioni di tutti: calpestare i diritti delle lavoratrici ed i lavoratori.”

“E’ arrivato il momento di scrivere la parola fine- proseguono Lago e Bonfigli- alle sofferenze di una comunita’ di lavoratrici e lavoratori che per anni hanno patito la precarieta’, il fango, lo spregio dei loro diritti, violenze di ogni genere fino ad arrivare a quelle fisiche di un anno fa davanti alla sede di Roma Metropolitane. Una comunita’ che ha sempre continuato a lavorare per Roma, in condizioni umane e lavorative devastanti, per sola abnegazione e per sola etica professionale”.

“In assenza della dovuta comunicazione preventiva alle organizzazioni sindacali si e’ consumato l’ennesimo attacco al lavoro, che sembra essere l’unica attivita’ che riesce bene all’attuale amministrazione ed ai vertici che di volta in volta nomina- continuano- Si approvassero i bilanci piuttosto, si certificasse la reale situazione economica e patrimoniale dell’azienda.”

“Si formalizzasse il nuovo contratto di servizio ed un piano industriale degno delle necessita’ della Capitale d’Italia; deve cessare subito l’accanimento verso le lavoratrici ed i lavoratori, che sono gli unici in questa vicenda che hanno sempre svolto il proprio lavoro e che possono camminare a schiena dritta ed a testa alta”.

“Chiediamo alla Regione Lazio- aggiungono Lago e Bonfigli- tirata in ballo dal vertice aziendale nella recente comunicazione di esuberi, di attivarsi immediatamente per convocare le organizzazioni sindacali. Chiediamo anche al Governo, che compartecipa ai finanziamenti delle opere in capo a Roma Metropolitane, di seguire una vicenda assurda ed accertare che sia tutelato e garantito, oltre ovviamente al lavoro, anche l’interesse pubblico.”

“Ricordiamo anche che questo ennesimo attacco alle lavoratrici ed ai lavoratori di Roma Metropolitane avviene in una fase di emergenza sanitaria, in cui il lavoro andrebbe tutelato con ancora piu’ forza ed attenzione. Vicini alle lavoratrici ed ai lavoratori, come sempre e piu’ di sempre, e non lasceremo intentata alcuna via ai fini della difesa dei loro diritti. Siamo pronti alla mobilitazione, nessuna ingiustizia sara’ accettata”.