Roma Mobilità: per operatori sanitari a disposizione Car Sharing

Roma – Cento auto del car sharing di Roma Servizi per la Mobilita’ in uso gratuito agli operatori di aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale in prima fila contro il coronavirus. Per agevolare gli spostamenti durante l’emergenza, Roma Servizi per la Mobilita’ ha collaborato con l’Amministrazione per ottenere il via libera alla messa a disposizione gratuita delle vetture.

La misura che restera’ in vigore fino al prossimo 3 aprile e comunque seguira’, in termini di validita’, eventuali altre disposizioni della Presidenza del Consiglio dei ministri- e’ stata pensata in modo particolare per agevolare il personale dei presidi anti-Covid degli ospedali Spallanzani, Columbus-Gemelli, Casalpalocco, Tor Vergata ed Eastman-Policlinico.

Gli operatori sanitari saranno iscritti gratuitamente al servizio dalle rispettive aziende attraverso il modulo realizzato da Roma Servizi per la Mobilita’ che ha anche dato alle varie strutture indicazioni sulle modalita’ di utilizzo. Completamente gratuito sara’ anche l’uso delle vetture che potranno essere prenotate dalla App car sharing Roma. Sempre tramite la App si potra’ scegliere la tipologia di vettura e il tipo di corsa che potra’ essere “round”, ossia partenza e rilascio del veicolo nello stesso parcheggio, oppure “one way” con partenza da un punto, arrivo e rilascio nell’area dell’ospedale (in ognuno dei Covid hospital sono state create apposite zone di sosta).

A disposizione del personale sanitario, per chiarimenti, prenotazioni o la soluzione di eventuali problemi, ci sara’, 24 ore su 24, tutti i giorni, anche il contact center 06/57003. “Nel pieno dell’emergenza sanitaria- afferma il presidente e amministratore delegato di Roma Servizi per la Mobilita’, Stefano Brinchi- ci e’ sembrato sacrosanto offrire un contributo aggiuntivo rispetto alle attivita’ ordinarie che comunque portiamo avanti grazie al lavoro dei nostri colleghi. Le auto del car sharing costituiranno un’alternativa di mobilita’ importante per quei presidi sanitari che non hanno autovetture a disposizione”.