Roma: Raggi ancora senza sfidanti, Pd e Cdx attendono regionali

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E’ passato un mese dalla ricandidatura di Virginia Raggi per il Campidoglio e ancora non sono stati scelti i suoi sfidanti.

Per averli bisognera’ attendere almeno ottobre, dopo le elezioni regionali. Nessuno sembra volersi ‘sporcare le mani’ a Roma rischiando di ‘bruciarsi’ politicamente.

Perche’ la citta’ e’ inchiodata ai suoi limiti, stretta tra la magnificenza del patrimonio monumentale e la difficolta’ di trasformarsi in una Capitale moderna, soprattutto nelle periferie. E poi la partita per il Campidoglio e’ strettamente legata allo scenario politico nazionale.

Nel Pd ogni giorno si rincorrono nomi di esponenti locali e outsider come possibili competitor ma la segreteria di Nicola Zingaretti per la Capitale pensava ad un profilo di caratura nazionale.

Finora la ricerca non ha dato frutti, sono arrivati i “no grazie” di Enrico Letta e David Sassoli. Alcuni tra i Dem guardano al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, ma appare davvero difficile un suo disimpegno dal governo.

L’ultima a farsi avanti nel Pd e’ stata Monica Cirinna’, per quasi 20 anni consigliera in Campidoglio, che si dice pronta a correre per le primarie. Da settimane la senatrice sta lavorando all’ipotesi di candidatura e avrebbe fatto realizzare anche dei sondaggi ad hoc sul suo nome.

La sua uscita pero’, a quanto filtra, sarebbe stata accolta tiepidamente tra i Dem per il timore di una riproposizione di volti e contenuti legati a stagioni passate del centrosinistra in Campidoglio.

Una sponda da sinistra le potrebbe arrivare da Massimiliano Smeriglio, eurodeputato e gia’ vice presidente della Regione Lazio.

Prima di lei avevano dato la disponibilita’ a correre alle primarie i presidenti di Municipio Giovanni Caudo, Sabrina Alfonsi, Amedeo Ciaccheri e il presidente dell’osservatorio ‘Roma puoi dirlo forte!’ Tobia Zevi.

In lizza anche il consigliere regionale di Demos Paolo Ciani, legato alla Comunita’ di Sant’Egidio. La Raggi si e’ candidata per un secondo mandato parlando della necessita’ di portare a compimento il lavoro avviato e di tenere alta la bandiera della legalita’.

La sindaca chiede al governo piu’ poteri e 25 miliardi di euro per la citta’ dal recovery fund. Ma il Pd, alleato di governo dei 5 Stelle, non intende appoggiarla.

Eppure, dati delle ultime tornate elettorali in citta’ alla mano, solo uno dei due partiti di governo sembra destinato ad arrivare ballottaggio contro il centrodestra.

Anche a destra manca un candidato, che arrivera’ dopo le regionali. Voci parlano di una possibile intesa tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni in base alla quale al primo spetterebbe la scelta del nome da far correre a Milano e alla seconda quello per Roma.

In attesa di sedersi ad un tavolo di confronto, il leader della Lega ha avviato una campagna tematica di affissioni in tutta la citta’ che avrebbe infastidito gli alleati di Fratelli d’Italia per l’invasione di campo.

Alcune fonti sostengono che il nome ritenuto ideale sarebbe quello del capo della Polizia Franco Gabrielli, gia’ prefetto cittadino, ma il diretto interessato ha ribadito di non essere intenzionato a correre per il Campidoglio.

Anche le voci su un possibile coinvolgimento del manager Flavio Cattaneo hanno trovato la smentita del diretto interessato.

Per diverse settimane, dunque, la Raggi sembra destinata a proseguire in una campagna senza sfidanti.

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