ROTTAMATORI, SANTORI: “DOPO 20 ANNI SERVE URGENTE PIANO DI DELOCALIZZAZIONE”

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    Fabrizio Santori

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    Dopo venti anni centri urbani e settore della rottamazione penalizzati ancora da immobilismo

    “Trascorsi vent’anni da quando fu deciso che gli autodemolitori dovessero essere trasferiti fuori dai centri abitati, credo sia ora di prendere in considerazione un concreto piano di delocalizzazione che sappia tutelare i territori di pregio ma, allo stesso tempo e con altrettanta premura, dare una risposta alle centinaia di imprenditori che da anni proseguono la propria attività di autodemolizione e rottamazione tra innumerevoli e costose strutture commissariali a suon di ordinanze di proroghe di autorizzazione, che si ripetono, nella precarietà, di anno in anno”, così dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e componente della commissione Ambiente, in merito alle continue denunce dei residenti dei quartieri interessati e delle associazioni di categoria che hanno deciso di organizzare una manifestazione di protesta sottolineando la necessità di restituire al decoro diverse aree dei centri urbani ove oggi sono ubicati rottamatori e autodemolitori e di ridare a questo settore impulso e sottrarli alla continua precarietà.

    “L’immobilismo che si è registrato nelle scelte e il divieto di poter effettuare negli attuali impianti provvisori lavori di adeguamento e salvaguardia ambientale ha messo da anni in difficoltà l’intero settore e gli operatori che vi operano nella Capitale. Come ho già avuto modo di ribadire in diverse occasioni, anche quando mi opposi, insieme ai cittadini, al rottamatore da situare all’interno della Riserva della Tenuta dei Massimi, l’importanza di questo settore non può essere né penalizzata né sottovalutata in alcun modo, condannato da anni ad essere precario e talvolta fuori legge, con danno anche della salubrità ambientali di quadranti quali ad esempio la Magliana e Palmiro Togliatti. Dopo le diverse quanto discusse gestioni commissariali, ora che la competenza è tornata al Dipartimento Ambiente di Roma Capitale, chiediamo al sindaco Marino l’urgente necessità di convocare un tavolo che possa programmare delle concrete politiche di delocalizzazione. Anche perché numerosi impianti di autodemolizione, ben più impattanti dal punto di vista ambientale e della sicurezza urbana, si trovano a Roma ancora a pochi passi da centri abitati densamente popolati”, conclude Santori.

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