Salario Accessorio. Sindacati occupano dipartimento Risorse umane

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    È durata fino all’ultimo secondo utile prima della scadenza del 31 luglio e dell’approvazione del bilancio la trattativa tra i sindacati e l’amministrazione capitolina per la definizione del nuovo contratto dei dipendenti del Comune di Roma, con all’ordine del giorno il salario accessorio dei lavoratori, ma senza alcun esito.

    Si chiude cosi’ una trattativa durata cinque mesi e che ha visto, dallo sciopero di massa dei dipendenti a oggi, le due parti sedute a un tavolo permanente ma che, almeno per i sindacati, che fino all’ultimo hanno chiesto una proroga del termine, ha avuto “esito negativo”.

    Non per l’amministrazione, secondo cui “aver concluso tutto per la scadenza del 31 luglio ci consentira’ di mettere in sicurezza i salari dei lavoratori, il che con ulteriori ritardi non sarebbe stato possibile”.

    “Abbiamo cercato il confronto e solo l’ostracismo dell’amministrazione che ha imposto il vincolo arbitrario del 31 luglio (termine autoimposto dalla Giunta) ha prodotto un confronto farsa, che ha visto mancare i presupposti minimi per la trattativa. L’amministrazione- concludono i sindacalisti- e’ ancora in tempo per rivedere le sue decisioni e tornare al tavolo delle trattative presso il dipartimento, che in segno di protesta abbiamo occupato”.

    “La rottura avvenuta al tavolo della trattativa sul salario accessorio ai dipendenti capitolini tra Roma Capitale e le sigle sindacali non è buona notizia per la città” Lo dichiara in una nota il capogruppo del PD in Assemblea Capitolina Francesco D’Ausilio. “Anche oltre la scadenza che ha indicato la Giunta, continui il dialogo e intanto si fissino i punti sui quali si e’ registrato un accordo. Il negoziato deve andare avanti finché il tavolo nazionale non si chiuderà. La riforma della macchina capitolina e’ un obiettivo troppo importante per la città e non va arenata”. 

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