SANITA’: ARRIVANO LE ‘SENTINELLE’ CONTRO LA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA
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Nominati 40 responsabili della lotta contro la corruzione. Sono stati scelti tra i dirigenti a tempo indeterminato già un servizio, senza alcun costo aggiuntivo
La Regione in prima linea nella lotta contro la corruzione e per la trasparenza.
È proprio all’insegna di questo impegno che sono stati nominati oggi i 40 responsabili per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza nella sanità.
Le ‘sentinelle’ saranno presenti in tutte le strutture sanitarie della Regione: dalle Asl alle aziende ospedaliere, dagli istituti di ricovero e cura ai policlinici universitari, dall’Ares 118 all’Istituto zooprofilattico sperimentale.
Di cosa si occuperà il responsabile anticorruzione?
In primo luogo, dovrà evitare che si commettano delitti contro la pubblica amministrazione e intervenire nel caso in cui qualcuno crei malfunzionamenti per aver utilizzato le sue funzioni pubbliche a fini privati.
Tra le altre cose dovrà tenere sotto controllo appalti, affidamenti, sovvenzioni e contributi. Sarà compito suo anche accertare la regolarità di concorsi e le progressioni di carriera.
Il responsabile anticorruzione, inoltre, dovrà provvedere anche a definire l’effettiva rotazione degli incarichi negli uffici che svolgono le attività più a rischio. Uno dei suoi compiti sarà anche quello di occuparsi della formazione del personale.
Con la nomina di queste 40 ‘sentinelle’ la Regione ha istituito una vera e propria rete di sorveglianza attraverso la quale verificare giorno per giorno che tutto si secondo il rispetto delle regole. A svolgere questo incarico aggiuntivo, per cui non è previsto nessun compenso, saranno dei dirigenti in servizio e con un contratto a tempo indeterminato.
“Nel nostro Paese – ha detto il presidente, Nicola Zingaretti – la corruzione è una piaga estesa che macchia la nostra immagine nel mondo e pesa come piombo sulle ali della ripresa economica. Conto sui nuovi Direttori Generali affinchè questa rete svolga una lavoro reale: ridurre e azzerare quella sorta di ‘terra di nessuno’ dove proliferano malasanità e malaffare”.