Sapienza, domani studenti in piazza per semestre straordinario

Roma – Gli studenti dell’universita’ di Roma La Sapienza scenderanno in piazza domani, martedi’ 21, per l’istituzione di un semestre straordinario che “il Rettore non ha ritenuto neanche di prendere in considerazione”. La manifestazione, organizzata da Link Sapienza con i collettivi di Lettere Aula VI e di Fisica Aula Majorana, si terra’ dalle ore 10 all’ingresso dell’ateneo, in piazzale Aldo Moro. “Martedi’ 7 luglio era all’ordine del giorno della seduta del Senato Accademico la discussione riguardante la proposta, presentata da noi studentesse e studenti, dell’istituzione di un semestre straordinario”, spiegano gli studenti su Facebook.

“Lo stesso giorno, mentre eravamo a piazzale Aldo Moro per richiedere l’approvazione della nostra proposta, il Rettore non ha ritenuto neanche di doverla prendere in considerazione appellandosi a norme ministeriali di cui si e’ solo decantata l’esistenza senza riportarne concreto riferimento in seduta. In tal modo e’ stato ignorato qualsiasi processo democratico e si e’ svuotato di decisionalita’ il Senato accademico, uno dei pochi organi di discussione politica dell’Ateneo nel quale i pochi rappresentanti delle e degli studenti possono avere realmente un peso nell’indirizzo dell’ateneo. Dietro le giustificazioni di carattere normativo di tale presa di posizione si cela un atteggiamento verticistico e un disinteresse nella reale tutela della componente studentesca”.

“Noi riteniamo che l’istituzione del semestre straordinario sia un possibile strumento per far fronte alle difficolta’ economiche, didattiche e sociali che come studenti e studentesse abbiamo dovuto affrontare durante il lockdown. La carriera straordinaria da noi proposta, valida per tutte e tutti gli studenti attualmente iscritti alla Sapienza, prevederebbe di posticipare di sei mesi la scadenza di laurea senza formalmente risultare fuoricorso e senza l’onere del pagamento delle tasse universitarie.”

“L’amministrazione accademica, facendosi vanto della sua celerita’ e presunta efficacia nella gestione dell’emergenza, ha mostrato ancora una volta la sua cecita’ nei confronti delle reali necessita’ degli studenti e delle studentesse, spesso ostacolati nel seguire la didattica a distanza perche’ senza computer o accesso a internet, impossibilitati nel proseguire il lavoro di tesi o di preparazione degli esami a causa della chiusura dei laboratori e delle biblioteche.”

“A queste e altre difficolta’ legate al proseguimento del nostro percorso accademico, non meno centrali sono stati i disagi economici: molte e molti di noi non hanno potuto continuare a svolgere le professioni, precarie e spesso in nero, con le quali pagare le tasse. Tasse il cui pagamento, nonostante svariate richieste, e’ stato semplicemente posticipato di qualche settimana”.

“In questo periodo abbiamo anche richiesto all’Ateneo, per far fronte alle difficolta’ economiche di molte e molti, di innalzare la no tax area alla soglia Isee di 25mila euro e di prevedere riduzioni per tutte le fasce di reddito medie, anche a seguito dei nuovi stanziamenti dei fondi ministeriali. Tuttavia, pure su tale richiesta, l’Ateneo ha deciso di andare al ribasso, prevedendo un aumento fino a 23mila euro e una fascia a tassazione ridotta solo fino ai 30mila euro, con una spesa irrisoria a fronte di un aumento delle entrate che la nostra Universita’ ha avuto nell’ultimo anno.”

“Quindi, come studentesse e studenti di questa Universita’, scenderemo in piazza martedi’ 21 alle 10 per mettere sotto accusa e denunciare tutti coloro che hanno avuto la possibilita’ di tutelare la componente studentesca della nostra Universita’, ma hanno deliberatamente scelto di non farlo. La verita’ viene sempre a galla ed e’ il momento che chi ha deciso di girare la faccia dall’altro lato si assuma le sue responsabilita’ e ne risponda. Ora piu’ che mai non possiamo accontentarci di poche briciole sparse. Questo Ateneo- concludono- ha la capacita’ di assicurare la prosecuzione serena degli studi a tutte e tutti ed e’ ora che inizi a farlo realmente”.