Simeone: obiettivo capire come migliorare vita dei detenuti in carcere

Roma – “Si e’ svolta oggi, in seduta congiunta delle commissioni regionali sanita’ e affari istituzionali, l’audizione del garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasia, sui tragici eventi che hanno avuto quale teatro il carcere di Rebibbia e che hanno portato alla morte di due bimbi. All’incontro ha partecipato anche, Gianni Vicario, in rappresentanza della direzione regionale salute ed integrazione socio sanitaria. In questa occasione e’ stato possibile affrontare, in modo generale, il tema dell’assistenza sanitaria nelle carceri della nostra regione, di approfondire i limiti di un sistema ancora, e purtroppo, disomogeneo in termini di azioni messe in atto e che soffre di un endemico sottodimensionamento del personale deputato ad assistere le persone piu’ fragili, come psicologici e mediatori culturali”.

“Abbiamo affrontato, tutti, questa tematica spogliandoci di qualsiasi pregiudizio con il solo prioritario obiettivo di comprendere come istituzione cosa possiamo e dobbiamo fare per migliorare la vita dei detenuti nelle carceri del Lazio, per sostenere e assicurare a chi in queste strutture svolge un lavoro delicatissimo ed impegnativo, dalla dirigenza agli agenti della polizia penitenziaria. Nel particolare ci siamo concentrati anche sulle condizioni delle donne, mamme, con i propri bambini. Su come viene affrontata, in termini di organizzazione e sorveglianza, la loro detenzione, quali sono le condizioni in cui vivono e soprattutto sulle alternative esistenti al carcere. I tragici fatti di Rebibbia ci hanno posto di fronte ad un cortocircuito sconcertante, a delle falle del sistema, che devono essere recuperate con la massima responsabilita’ e rapidita’”.

“Non e’ accettabile che le criticita’ rilevate dagli psicologici dopo il colloquio con la detenuta, e trasmesse al sistema sanitario regionale, siano rimaste carta straccia. Cosi’ come e’ incomprensibile che siano stati sottostimati i segnali di inquietudine che la donna aveva mostrato sin dall’inizio della detenzione”. Cosi’ in un comunicato il presidente della commissione regionale sanita’, Giuseppe Simeone.