Simeone: per esami e visite mediche tempi biblici nel Lazio

Roma – Cosi’ in un comunicato Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanita’, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare: “Purtroppo dobbiamo constatare una situazione di sostanziale caos sulle prenotazioni di esami diagnostici e visite specialistiche, ed un silenzio assordante da parte di chi amministra la sanita’ in questa regione.”

“Non puo’ passare inosservato il rapporto della Uil Lazio pubblicato ieri, secondo cui si registrano oltre il 50% di visite specialistiche in meno, cosi’ come i controlli dei malati cronici e i servizi di salute mentale sarebbero allo sbando. Non e’ possibile attendere 8-9 mesi per un esame o rinunciare a curarsi.”

Continua Simeone: “Dal report arrivano dati sconfortanti: 6-7 mesi per una risonanza, 8-9 mesi per un ecocardiogramma, 9 mesi per un’ecografia, tempi superiori a un anno per alcune visite specialistiche.”

“La situazione e’ critica anche per i malati cronici: visite reumatologiche disdette direttamente dal nosocomio, visite endocrinologiche e ginecologiche inaccessibili e persino i controlli dei malati oncologici diventano una corsa a ostacoli.”

Prosegue Simeone: “Sempre secondo questo report nell’ultima settimana si e’ registrato un ulteriore calo del 10% sulle visite specialistiche solo rispetto a un mese fa. Comprendo che l’attenzione sia rivolta soprattutto alla nuova impennata di contagi da Covid, ma non si puo’ privare i cittadini dell’assistenza sanitaria.”

“Ho chiesto invano nei mesi scorsi, dopo la fine della fase 1, l’allestimento di un vero e proprio piano di ‘aggressione’ delle liste d’attesa. Devo constatare che sotto questo aspetto nulla e’ stato fatto. Sarebbe auspicabile che l’amministrazione Zingaretti dica qualcosa sulle misure da prendere per ridurre i tempi di attesa per le prestazioni.”

“Comprendo che si tratta di una sfida impegnativa in una fase come quella attuale. Ma e’ urgente dare una risposta e proporre soluzioni concrete per non continuare a privare i cittadini del proprio diritto di tutela e cura specialistica e di diagnostica strumentale”, ha concluso Simeone.