Sindacati a Regione Lazio-Comune Roma: serve piano per Tpl

Roma – I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil del Lazio Michele Azzola, Enrico Coppotelli e Alberto Civica, il segretario generale della Cisl Roma Capitale Rieti Carlo Costantini e i segretari generali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Lazio Eugenio Stanziale, Marino Masucci e Gian Carlo Serafini hanno scritto a Mauro Alessandri, assessore regionale ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilita’ e a Pietro Calabrese, assessore alla Citta’ in Movimento di Roma Capitale per chiedere un tavolo di confronto sul trasporto pubblico locale con tutti i soggetti interessati per gestire l’emergenza Covid-19 a livello complessivo.

“La situazione che si e’ determinata a seguito della pandemia da SARS COV 2- precisano- sta producendo, in tutto il settore del trasporto pubblico locale, ingenti ammanchi per minor entrate a causa del fortissimo calo dei trasporti, con conseguente riduzione della vendita dei titoli di viaggio. Le ripercussioni piu’ pesanti si avvertono in Atac e in Roma TPL oltre che nel settore del trasporto privato convenzionato con gli enti locali, mentre al momento Cotral sembra riuscire a contenere, almeno in parte, le perdite.”

“La municipalizzata capitolina, oltre a dover fronteggiare l’emergenza, si trova di fronte a impegni rigidi e stringenti per le note vicende legate agli obblighi derivanti dal concordato preventivo. Eppure, grazie anche al percorso condiviso con il sindacato, stava imboccando la via del risanamento, tanto che il bilancio consuntivo 2019, stando alle previsioni di massima, avrebbe potuto registrare un utile per la prima volta dopo molti anni. La situazione del Tpl privato nella regione e’ diversa da quella di Atac per dimensioni e per tipologia di affidamento ma e’ allo stesso modo critica”.

“Gli interventi sui lavoratori Atac- aggiungono i tre sindacalisti nella nota- comprese le ferrovie ex concesse, possono arrivare ad interessare anche circa 4mila lavoratori per tutte le nove settimane previste al massimo del Decreto, mentre il numero dei lavoratori interessati a livello locale non e’ inferiore a 1000 ulteriori unita’ per lo stesso periodo”.

“Siamo disponibili a farci carico del problema a livello generale- scrivono i sindacalisti- Ora e’ necessario che la Regione Lazio e Roma Capitale attivino il loro ruolo di indirizzo, di coordinamento e di gestione e convochino un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati per gestire l’emergenza a livello complessivo, con un’attenzione particolare su Atac, gia’ oggetto di richiesta specifica di convocazione da parte dei nostri sindacati di categoria”.