Sindacati: ancora nessuna soluzione per stipendio lavoratori ‘Zingari 59’

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Roma – “Ancora nessuna soluzione per la regolarizzazione degli stipendi ai 130 lavoratori della ‘Zingari 59′: oggi, 23 ottobre, i lavoratori in sciopero”. Lo dichiarano Fp Cgil Roma Lazio e Cisl Fp Roma Capitale Rieti.

“Nell’incontro di ieri al Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale, alla presenza dell’Assessorato alle Politiche Sociali, nonostante la piena disponibilita’ da parte dell’amministrazione capitolina a risolvere tutte le criticita’ tecniche e amministrative legate al subentro della cooperativa dopo l’acquisizione di parte dei servizi in precedenza affidati al Gruppo Virtus, poi fallito, la coop subentrata si e’ rifiutata di sottoscrivere l’accordo con le sigle sindacali, limitandosi alla sigla del verbale d’incontro”, dichiarano i sindacati.

“Un impegno generico al pagamento degli stipendi non e’ una risposta: la cooperativa si e’ rifiutata di assicurare ai lavoratori tempi certi per i pagamenti, fermi da luglio.”

“Da agosto i lavoratori non percepiscono le mensilita’, e nelle buste paga di luglio si sono rilevati disallineamenti su scatti di anzianita’, indennita’ dovute e adeguamento al nuovo Ccnl Cooperative Sociali- proseguono Cisl e Cgil- Di fronte all’impegno del Dipartimento e dell’Assessorato ad accelerare il pagamento delle fatture per la liquidazione dei servizi prestati dalla cooperativa da luglio, ovvero dal subentro, il rifiuto di sottoscrivere impegni precisi verso i lavoratori e di ripristinare corrette relazioni sindacali e’ inaccettabile”.

“Oggi le lavoratrici e i lavoratori sono in sciopero. E uno dei problemi e’ proprio quello di garantire la copertura dei servizi minimi essenziali. La cooperativa non ne ha dato comunicazione, e questo aggrava il contesto complessivo in cui i lavoratori, sotto organico, hanno difficolta’ a coprire i turni nelle strutture.”

“Uno dei punti piu’ critici dell’accordo non sottoscritto, che avrebbe vincolato la cooperativa ad assumere personale sufficiente alla copertura dei turni nelle strutture e a rinnovare i contratti a tempo determinato in scadenza.”

“130 operatori e operatrici impiegati in diversi servizi di assistenza per minori, disabili, migranti, anziani, nelle scuole, nelle strutture di accoglienza, nell’assistenza domiciliare, che, pur tra enormi difficolta’, continuano a svolgere il loro delicatissimo compito per le fasce piu’ fragili della societa’.”

“È un ennesimo esempio emblematico- sottolineano i sindacati- della fragilita’ del sistema dei servizi sociali, in cui su lavoratori, e di conseguenza sui cittadini per i livelli dei servizi erogati, ricadono le incertezze, le precarieta’ e le difficolta’ a ogni nuovo affidamento.”

“Eppure, e’ proprio rafforzando il sistema di diritti, a partire dal rispetto dei contratti, che si rafforza il sistema dei servizi sociali. Andremo avanti fino a che non saranno ripristinati i diritti dei lavoratori e create le condizioni- concludono- per la regolare copertura dei servizi: oltre allo sciopero di oggi, avvieremo anche azioni legali per recuperare quanto dovuto”.

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