Sisto: affermazioni Bonafede fanno rabbrividire. Art 111 Costituzione dice che processo deve avere durata ragionevole

Roma – Giustizia, Sisto (FI): “Io ho già infilato il cappotto tanto rabbrividisco a certe affermazioni di Bonafede. C’è un articolo 111 della Costituzione che dice che il processo penale deve avere una durata ragionevole. Qui si scriverà un’Italia ‘fine processo mai’. Ci deve essere una ragionevole durata del processo, se tu porti avanti 20-25 anni il processo è una scelta irreparabilmente incostituzionale. Se Bonafede pensa di portare questa sciocchezza in porto senza colpo ferire si sbaglia di grosso, noi faremo barricate peggio delle 4 giornate di Napoli. Ergastolo ostativo? La sentenza della Cedu è molto semplice, non libera nessuno, scardina semplicemente la presunzione di pericolosità. Il giudice volta per volta dovrà valutare dei parametri e decidere se e come dare permessi premio. Carcere evasori? Secondo il M5S non c’è processo senza misura cautelare, se tu non metti qualcuno in carcere prima della sentenza il processo non esiste. E’ una fissazione giustizialista del M5S. Questa logica forcaiola ci porterà ad essere uno dei Paesi peggiori d’Europa”

 

Francesco Paolo Sisto, deputato di Forza Italia e legale di Silvio Berlusconi, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

 

Sulla riforma della giustizia. “Io ho già infilato il cappotto tanto rabbrividisco a certe affermazioni di Bonafede –ha affermato Sisto-. C’è un articolo 111 della Costituzione che dice che il processo penale deve avere una durata ragionevole. Qui si scriverà un’Italia ‘fine processo mai’. E Bonafede che dice: ‘tranquilli, gli effetti si vedranno nel 2024’. Questa è una legge che entra in vigore nel gennaio 2020. Ci deve essere una ragionevole durata del processo, se tu porti avanti 20-25 anni il processo è una scelta irreparabilmente incostituzionale. Cerchiamo di essere efficaci nelle soluzioni che sarebbero semplici, bisogna investire sulla giustizia: più giudici, più personale, più strutture. Modificare le regole sulle notificazioni è una cosa assurda, è come voler svuotare il mare con un secchiello. Legittimamente le Camere penali manifestano contro questa scelta barbara del governo. Se Bonafede pensa di portare questa sciocchezza in porto senza colpo ferire si sbaglia di grosso, noi faremo barricate peggio delle 4 giornate di Napoli”.

 

Sull’ergastolo ostativo. “La sentenza della Consulta è molto semplice, non libera nessuno, scardina semplicemente la presunzione di pericolosità. Il giudice volta per volta dovrà valutare dei parametri e decidere se e come dare permessi premio. Dire che è un provvedimento che libera tutti è una falsità. Io sono molto favorevole alle norme che danno al giudice la possibilità di decidere, salvo quando il giudice si erge a legislatore scrivendo sentenze che diventano leggi”.

 

Sull’inasprimento delle pene per i grandi evasori. “Secondo il M5S non c’è processo senza misura cautelare, se tu non metti qualcuno in carcere prima della sentenza il processo non esiste. E’ una fissazione giustizialista del M5S. Questa logica forcaiola ci porterà ad essere uno dei Paesi peggiori d’Europa. Non possiamo mettere le Procure in prima linea rispetto al giudice. Siamo stati maestri di garanzia e ora stiamo diventando il Paese peggiore d’Europa da questo punto di vista”.