Sit-in studenti a Roma: guerra è fossile, pace è rinnovabile foto

Roma – Con un’azione davanti al Colosseo, attivisti e collettivi studenteschi della capitale hanno lanciato la manifestazione per la giustizia climatica di venerdì 25 marzo. Il tema su cui pongono l’accento è il legame tra crisi climatica e guerra, unite da una comune causa: i combustibili fossili.

“La dipendenza che abbiamo per i combustibili fossili è tossica- dichiarano- Il gas in particolare sta sconvolgendo gli equilibri geopolitici e minaccia quelli climatici. Ma non si può uscire da questa dipendenza con altre estrazioni, è il momento di passare all’energia rinnovabile, l’energia della pace”.

“Scendiamo in piazza per una scuola più ecologica, perché vogliamo che le aziende del fossile siano allontanate dal mondo della formazione- aggiungono ragazzi e ragazze- Si va dai licei TED, promossi dalle peggiori compagnie italiane dal punto di vista climatico, all’alternanza scuola-lavoro, fino alle ore di educazione ambientale, per le quali Eni svolge il ruolo di formatore dei docenti.”

“La guerra è l’ennesimo avvertimento che non possiamo più ignorare la scienza climatica, e che bisogna partire dalla scuola per costruire una società realmente ecologica”.

“Scendiamo in piazza perché non è ancora troppo tardi per riparare ai nostri danni e salvare milioni di vite, per passare dall’energia della guerra all’energia della condivisione e della pace- concludono- Un pianeta attraversato da guerre e violazioni dei diritti umani non è un pianeta ecologicamente sano”.

Marzo vedrà realizzarsi una convergenza storica tra studenti, attivisti e lavoratori: il 25 marzo, con lo sciopero globale per il clima, e il 26 marzo con la manifestazione nazionale del Collettivo Di Fabbrica Gkn a Firenze. (Agenzia Dire)