SITI CONTAMINATI, BERTUCCI: “PROVINCIA DI ROMA IMMOBILE DI FRONTE A VERA EMERGENZA AMBIENTALE”

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    «Bene il blitz della polizia locale di Roma Capitale e dell’Arpa per accertamenti ambientali in un’industria chimica in località Case Rosse, ma rimane altissima la preoccupazione per le centinaia di siti contaminati presenti sul territorio e per i quali, nonostante le numerose richieste, si attendono ancora interventi da parte della Provincia di Roma. Lo stabilimento presso il quale oggi è scattato il blitz è solo uno dei centinaia di siti contaminati presenti in un lungo elenco da tempo all’esame delle mie interrogazioni per sapere a quando risalgono le verifiche, di quanto risultano superati i parametri stabiliti dalla normativa vigente sul corretto smaltimento delle acque, quale tipo di contaminazione è stata riscontrata, la data delle verifiche, se a seguito delle verifiche sono state emesse ordinanze e/o diffide di ripristino e/o bonifica e/o chiusura e se tali provvedimenti sono stati effettivamente eseguiti».

    Lo ha dichiarato il consigliere provinciale Marco Bertucci (Pdl).

    «Il territorio provinciale presenta situazioni allarmanti per quanto riguarda la presenza di siti contaminati. Stiamo parlando di sostanze altamente nocive che rischiano di essere diffuse nell’ambiente e che rappresentano una seria minaccia per l’acqua, il suolo e l’aria. Le falde acquifere in particolare rappresentano il motivo di maggiore preoccupazione. All’Amministrazione Zingaretti ho chiesto più volte di attivarsi con indagini sul territorio e interventi mirati. Ad oggi, invece, ancora nessuno è in grado di sapere cosa sta facendo la Provincia di Roma rispetto a quella che rischia di trasformarsi in una vera e propria emergenza ambientale. Alle decine di interrogazioni, infatti, Palazzo Valentini oppone un silenzio assordante. Perché?».

    Bertucci avanza una proposta: «A questo punto la strada da seguire, visto il grave immobilismo della Provincia di Roma, è solo quella di istituire una commissione d’inchiesta, da parte della Prefettura di Roma, che faccia finalmente luce sulla presenza di centinaia di siti contaminati nel territorio della provincia e permetta di avviare immediati interventi di bonifica e messa in sicurezza».

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