Smi, Patrizi: no garanzie su campagna antinfluenzale

Roma – “Noi non abbiamo firmato il protocollo di accordo presentato da Regione Lazio per la campagna del vaccino antinfluenzale, i cui acquisiti e la cui programmazione sono stati già fatti. Non ci sono garanzie e non c’è stata alcuna possibilità di colloquio sulle istanze da noi presentate”. Così Cristina Patrizi, medico di medicina generale e responsabile regionale area convenzionale Sindacato Medici Italiani, interpellata dalla Dire.

“Non c’è, per giunta, alcuna notizia dell’organizzazione delle terze dosi o dei richiami anti Covid- aggiunge Patrizi- Non siamo stati gli unici a non firmare. Sebbene non vi sia un motivo economico alla base del nostro rifiuto. Sono previsti sei euro lordi, che non abbiamo contestato.”

“Il problema è che non siamo stati ancora pagati della precedente campagna vaccinale per l’influenza, nulla sulle vaccinazioni domiciliari e altrettanto per le vaccinazioni anti Covid. Abbiamo un arretrato di un anno. Procedere con la firma del protocollo, su questi presupposti, ci è sembrato poco rispettoso”, sottolinea la responsabile area medicina convenzionale SMI.

“Possibile che la medicina di base debba essere pagata con un ritardo del genere?”, si interroga Patrizi. “Avevamo chiesto alcune garanzie proprio su questo, sia per il pregresso che per il futuro, ma ci hanno risposto ‘vedremo’. A questo punto ‘vedremo’ anche noi, visto che il cuore dell’organizzazione sarà nelle mani dei medici di base e data la confusione dello scorso anno sulla campagna antinfluenzale, tanto che i vaccini sono arrivati a novembre, anziché ad ottobre, non ci attendono buone notizie”.

Alla luce di un accordo non firmato per la vaccinazione antinfluenzale, “c’è da chiedersi come si potrà gestire l’avvio della macchina organizzative per le terze dosi e gli ultimi resistenti del vaccino che ancora mancano all’appello. “Sulla vaccinazione anti Covid, mesi fa, abbiamo firmato l’accordo, ma la campagna è stata un incubo e le garanzie non sono state rispettate”, spiega Patrizi.

“Tra il 2 e il 16 agosto scorsi abbiamo discusso della campagna antinfluenzale ma nulla sui richiami. Eppure abbiamo vaccinato oltre un milione di persone, se si vogliono coinvolgere i medici di base per la prossima fase è bene farlo ora”.

“Sulla campagna per le terze dosi servirà un nuovo protocollo di accordo o quanto meno il rinnovo dell’accordo precedente- spiega infine Patrizi- e ci vorrà una nuova fase organizzativa da mettere in campo ma, a fine agosto, non siamo stati ancora coinvolti in alcun modo”.