Spallanzani: nessuna conclusione su efficacia vaccini Takis

Roma – “In merito alle notizie di agenzia pubblicate stamattina e contenenti tra l’altro dichiarazioni dell’amministratore delegato di Takis, l’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani IRCCS ritiene opportuno” fare delle precisazioni”. Inizia cosi’ una nota della struttura firmata dalla direttrice generale, Marta Branca.

Prima di tutto “il suddetto comunicato non e’ stato concordato con l’Inmi ne’ da esso autorizzato- si legge- l’Inmi e’ fra i pochi a poter valutare il potere di neutralizzazione degli anticorpi contro il SARS-CoV-2, che sono un parametro importante, fra l’altro, nella valutazione dell’efficacia dei vaccini. Questa attivita’ e’ messa a disposizione delle altre Istituzioni di ricerca, sia pubbliche che private, anche ai fini di allestire progetti per concorrere a bandi di finanziamento di ricerca”.

Inoltre, “in questo ambito, l’Istituto riceve quotidianamente proposte di collaborazione, ed effettua valutazioni preventive di fattibilita’, per poter valutare la possibilita’ di un proprio coinvolgimento in attivita’ di ricerca comune. Nello specifico, l’Istituto ha partecipato ad una proposta di ricerca presentata da Takis nell’ambito di un bando ‘urgente’ lanciato alla Comunita’ Europea, che non e’ stata finanziata. In vista della possibile partecipazione ad ulteriori bandi, sono state effettuate prove preliminari e parziali sulla risposta in termini di anticorpi neutralizzanti in topi inoculati con formulazioni iniziali di potenziali vaccini”.

Spiega ancora lo Spallanzani: “I risultati di queste prove, tuttora in corso di valutazione, indicano che e’ possibile rilevare negli animali inoculati una risposta in termini di anticorpi neutralizzanti, il che e’ la premessa per lo sviluppo di un modello di studio basato sui consueti animali da esperimento”.

L’Istituto “sta al momento completando queste valutazioni preliminari, per decidere sull’opportunita’ di continuare questi studi e formalizzare accordi specifici. In ogni caso, l’Inmi non ha redatto alcun report ufficiale e non ha ancora distribuito in maniera formale i risultati degli esami effettuati”. Quindi “sulla base dei dati sinora disponibili l’Inmi, per quanto a propria conoscenza, ritiene che non sia possibile giungere a conclusioni di qualunque natura sull’efficacia del potenziale candidato vaccinale” conclude il comunicato.