Spallanzani, Vaia: 1.500 positivi nel Lazio, società può ripartire

Roma – “La controtendenza di Roma e del Lazio nell’ambito di Covid che si e’ sviluppato in Italia non e’ fortuita ma e’ legata a una serie di azioni messe in campo e che si riassumono in due capisaldi: la stretta connessione tra ospedale e territorio e lapprofondimento diagnostico epidemiologico”. Lo ha detto il direttore scientifico dell’istituto Spallanzani, Francesco Vaia, nel corso di una conferenza di presentazione dei primi dati sull’indagine epidemiologica con test di sieroprevalenza su 300mila cittadini del Lazio condotta dalla Regione.

“L’integrazione ospedale-territorio e’ il futuro della sanita’ perche’ supera una visione ospedalecentrica come pure quella di fare tamponi a tutto spiano nel territorio. La verita’ e’ che, al di la’ dei focolai di questi giorni, il trend (del virus, ndr) nel Lazio e’ stato di crescita lenta e poi di decrescita costante, che sarebbe ancora piu’ importante togliessimo i dati di quanto accaduto in una clinica privata”, ha aggiunto Vaia riferendosi al caso del San Raffaele a Roma. “L’1 giugno avevamo circa 3.000 persone positive al Covid e 600 ricoverati, oggi sfioriamo i 1.500 positvi e circa 300, di cui piu di un terzo sono dell’Ircss privato (la clinica San Raffaele, ndr). A nostro giudizio, seppur con massima cautela e mantenendo ferme le regole, la societa’ si puo aprile nel suo complesso”.