Storace: Triste sorpresa sulla casa di Montecarlo

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    – On. Storace, in una sua precedente intervista dichiarò che sarebbe stato uno shock per lei apprendere che, dietro la vendita della casa di Montecarlo, donata ad An e ceduta da Gianfranco Fini ad un prezzo irrisorio, si nascondessero tangenti. Cosa prova oggi nell’apprendere che i suoi sospetti erano fondati?

    Che i sospetti siano fondati lo stabilisca la magistratura e non io e lei. Ma sono davvero addolorato nell’apprendere l’ipotesi accusatoria: quella casa usata come lavanderia per riciclare proventi frutto di tangenti farebbe crollare ogni ipotesi di indulgenza. Voglio ostinarmi a sperare che non ci sia nulla di vero, ma temo il contrario.

    Francesco Storace

    Francesco Storace

    – Fu lei, quale Segretario della Destra, a denunciare Fini per la vendita della casa di Montecarlo, da lui venduta ad un prezzo di favore. Non si sente in colpa nei confronti di un suo vecchio ed ex compagno di partito per tanti anni in An?

    Quel bene era della comunità di destra, lo aveva donato una nobildonna, la contessa Colleoni, ad An per il tramite di un nostro dirigente, Roberto Buonasorte. La denuncia ci stava tutta e fummo sorpresi dall’epilogo – l’archiviazione – che comunque rispettammo. Oggi la triste sorpresa.

    – Non ritiene che il pessimo epilogo della storia Montecarlo-Tulliani-Fini assesti il colpo definitivo alla già scarsa credibilità riposta negli uomini storici di destra e ad una Destra italiana, ormai da troppo tempo assopita e discorde, giunta attualmente ai minimi storici di partecipazione?

     Spero proprio di no, anche se una maledizione sembra abbattersi sul simbolo di una storia che è stata gloriosa.

    – Gianfranco Fini ha dichiarato, ieri, in un’intervista ad un noto quotidiano, di essere un coglione ma mai un corrotto. Cosa ne pensa?

     Commento quel che sento e non quel che leggo. Almeno in questo caso, che riapre vecchie ferite

    Quali ritiene siano i sentimenti dei vecchi militanti di Msi e di An di fronte all’epilogo di questa brutta vicenda?

     Amarezza. Costernazione. Livore.

     – Per concludere, ritiene credibile che un uomo, molto avveduto come Fini, ignorasse i rapporti e l’attività lobbistica dell’ex senatore ex Msi, ex An, ex Pdl ed infine Forza Italia, Amedeo Laboccetta, con il re delle slot, Francesco Corallo, e le relazioni tra questi due poco affidabili soggetti e la gente della sua famiglia?

    Lei fa a me domande a risposta scontata. Non le rivolga a me, per cortesia.

    Pier Francesco Corso

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