Tagliavanti: Roma e Italia ‘ci mangiano’, ma ora sta soffrendo

Roma – “Il Tempio di Adriano normalmente ospita tantissimi dibattiti importanti per il Paese, cosi’ abbiamo deciso di proseguire questa tradizione con invece della sala fisica un’agora’ virtuale, parlando in questo periodo di sviluppo sostenibile, sharing economy, politiche europee e molti altri temi: oggi parliamo di cultura.”

“Il nostro Paese e’ a livello mondiale quello con il maggior numero di patrimoni Unesco, e in questo Roma e’ un concentrato straordinario. Alcune statistiche dicono che meta’ dei tesori d’arte del mondo si trova in Italia o ha origini italiane, per noi cultura e arte sono un patrimonio collettivo essenziale per la crescita degli individui ma anche un potente volano economico.”

“Qualcuno disse che ‘con la cultura non si mangia’, invece con i nostri numeri vediamo che questo settore non solo produce lavoro e ricchezza, ma e’ anche uno di quelli che non ha risentito della crisi nel periodo pre-Covid”. Lo ha detto il presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, intervenendo al seminario web ‘Una nuova idea di cultura, le sfide che ci attendono’, organizzato dalla Cciaa capitolina.

Un’analisi di Unioncamere, ha spiegato Tagliavanti, “registra che in Italia ci sono 416mila imprese legate alla cultura, il 6,8% del totale: la quota piu’ elevata in Europa e nel mondo. E da’ lavoro a 1 milione e 505mila persone, che nell’ultimo anno sono cresciuti dello 0,9%. Vuol dire che non solo e’ un grande numero ma e’ anche in crescita, un settore con 96 miliardi di valore aggiunto aumentato in 12 mesi del 3%.”

“Un settore che mediamente va meglio del resto dell’economia pre-Covid e questo vale anche per Roma, che e’ effettivamente la Capitale delle iniziative culturali con un valore aggiunto del 9,9% a fronte di una media nazionale del 6,1%, il record italiano. A Roma 8,7 persone su 100 lavorano nel settore culturale e le imprese sono il 9,5%. Un settore potente e in crescita ma che si e’ dimostrato piu’ sensibile al lockdown, risentendone piu’ di altri”.