Taxi, Cisl Lazio: necessarie politiche di supporto e rilancio

Roma – “Il Tpl non di linea avrebbe dovuto e dovrebbe essere a supporto strutturale del Trasporto pubblico. Da problema sicurezza ad abusivismo, l’impossibilita’ di soddisfare i bisogni fisiologici e’ l’inaccettabile goccia che fa traboccare il vaso. L’impossibilita’, per i tassisti, di compiere azioni basilari come soddisfare un bisogno fisiologico, data la chiusura dei bar a Roma dovuta alla zona arancione, e’ soltanto l’inaccettabile e assurda goccia che fa traboccare il vaso: si deve ascoltare la voce dei lavoratori in piazza, che denunciano l’assenza di attenzione da parte dell’amministrazione alle loro esigenze e difficolta’”.

E’ quanto dichiara il Segretario Generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, oggi in Piazza del Campidoglio per il sit-in al Campidoglio indetto per le ore 10 da Fit-Cisl Lazio, Ugl Taxi, Federtaxi Cisal, Usb Taxi, Ubi e Ati Taxi, aggiungendo che “nonostante il servizio taxi sia percepito tra le prestazioni trasportistiche essenziali di maggiore qualita’, non si e’ assistito ad alcun tipo di supporto adeguato e di rilancio: come ribadiamo da tempo, i taxi avrebbero dovuto e dovrebbero essere impiegati, al pari dei bus turistici, a supporto strutturale del trasporto pubblico di linea in questo momento di pandemia.”

“Si tratterebbe di una politica importante sia per il distanziamento sui mezzi che per il sostegno ai lavoratori: l’importo dei ‘bonus taxi’, infatti, non e’ sufficiente a sostenere il comparto e a rilanciare la domanda”.

“E’urgente- prosegue il sindacalista- intervenire a deterrenza delle tante, troppe criticita’ del settore, a partire dalla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, troppo spesso soggetti ad aggressioni, per continuare con il contrasto all’abusivismo e con tematiche di autoevidente e basilare comprensione, come la garanzia del loro diritto di andare al bagno durante il loro turno di lavoro. Non si puo’ pensare di andare ancora avanti cosi'”.