Telefonia e tv. Delibera Agcom contro consumatori

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    Telefonia. Delibera Agcom contro consumatori: escluse nella prima fase le associazioni dalla tutela di ricorrenti –

    Si continua senza sosta, da parte di imperterrite forze, note e meno note, peraltro purtroppo ancora non troppo residue nei vertici di Istituzioni nominati dagli ultimi due governi, nel tentativo di scalfire al negativo la buona immagine, creata in soli 60 giorni dall’insediamento, dall’azione dell’attuale Esecutivo.

    Apprendiamo, infatti, con un po’ di rammarico, da nostri attenti lettori, della recentissima Delibera n. 203/18/Cons. dell’AGCOM-Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Ente amministrativo indipendente italiano di regolazione e garanzia, al quale è affidato il duplice compito di assicurare la corretta competizione degli operatori sul mercato e di tutelare il pluralismo e le libertà fondamentali dei cittadini, nei settori delle Telecomunicazioni, dell’Editoria, dei Mezzi di Comunicazione di Massa e delle Poste.

    Per opportuna conoscenza, segnaliamo che i vertici di tale Istituto sono stati nominati nell’anno 2012 e che durano in carica per 7 anni, con scadenza quindi nel 2019.

    Ritornando alla inopinata delibera dell’Ente, apprendiamo che a partire dal giorno 23, del corrente mese di luglio, l’Istituto ha genialmente dato vita al così chiamato “Conciliaweb”, un singolare, innovativo sistema di conciliazione da effettuare esclusivamente via web.

    Sino al 23 luglio di questo mese, infatti, tutti i cittadini-consumatori, anziani o meno, a conoscenza o meno dei loro diritti nei confronti dei tanti e sempre più voraci gestori di Telefonia e Tv, potevano assicurarsi una tutela di tutto rispetto, usufruendo delle tante e note Associazioni esistenti.

    Create quest’ultime unicamente per la  difesa dei consumatori, per provvedere alla loro tutela, per seguirli ed affiancarli, con la loro esperienza specialistica nel settore e con il rilevante supporto della loro tecnologia informatica, nelle contestazioni dei consumatori-utenti contro i tanti e potenti Gestori, riuscendo quasi sempre a ricevere giustizia e  venendo per lo più risarciti adeguatamente dei danni subiti, nelle azioni di conciliazioni intraprese.

    La novità della Delibera Agcom sta nel singolare fatto che, nella prima fase di conciliazione, vengono perentoriamente esclusi i delegati, cioè tutte le associazioni e i vari specialisti di settore aderenti alle stesse, che non potranno più affiancare il consumatore nelle loro rivendicazioni contro i gestori, quasi sempre Enti importanti o multinazionali.

    L’utente dovrà cavarsela da solo. A pensar male si fa peccato, diceva un noto politico e mutuando la sua sagacia risulta inevitabile, anche per i benpensanti più incalliti, non arguire che tale delibera sia stata studiata, senza alcun concerto preventivo con il ministro competente e con l’attuale Esecutivo, appositamente per ridurre drasticamente le conciliazioni verso gli Operatori telefonici e delle Tv, con un importante vantaggio economico per quest’ultimi.

    Nella Delibera, si esplicita ancora  che, se l’utente non dovesse avere dimestichezza con il computer, come nel caso degli anziani o di quanti aborrono la tecnologia, potranno rivolgersi direttamente al CORECOM della Regione di appartenenza, organismi che avranno l’obbligo di aiutarlo nella sua richiesta per la fase conciliativa di prima istanza, per poter adire in seguito a quella giudiziale.

    I CORECOM-Comitati regionali per le comunicazioni sono organi, previsti dalla legge Maccanico istitutiva dell’Agcom, disciplinati però specificamente da leggi delle singole regioni, con funzioni di organo di governo, garanzia e controllo sul sistema delle comunicazioni in ambito regionale.

    Ovviamente gli utenti, pensiamo ai più anziani ed ai disabili, dovranno recarsi in tale Ente personalmente, con tutte le prevedibili complicazioni del caso, tra esse anche quelle burocratiche e logistiche, e non verrà più data loro assistenza dagli specialisti delle Associazioni, direttamente al domicilio degli stessi, come avveniva in precedenza.

    L’utente, come conseguenza di questa delibera, che lasciamo al lettore giudicare, non avrà più la persona o l’associazione competente ad aiutarlo contro gli avvocati delle società telefoniche e di quelle TV, non conoscendo a fondo le normative che lo tutelano, si dovrà accontentare di quel poco, sempre che gli venga offerto, che i gestori telefonici o televisivi offriranno loro per i loro tanti disservizi.

    I preposti a tale compito in Corecom, interpellati al riguardo, hanno dichiarato di ignorare del tutto, al momento, la prassi del nuovo sistema di conciliazione da seguire per i consumatori, ma hanno solo ben chiaro nella loro mente un dato, che le Associazioni, tutte, sono ormai fuori dai giochi dal sistema di conciliazione preventiva per gli utenti-richiedenti.

    Consumatori, Cittadini, Anziani, Disabili, Associazioni, gli unici seriamente danneggiati da questa scellerata delibera, chiedono al Governo Giallo-Verde di battere un colpo e di chiarire se sono compartecipi di tale follia.

    Pier Francesco Corso

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