Termini, Bordoni: favelas non sono integrazione

Roma – “Il degrado intorno alla stazione Termini ha trovato un punto di riferimento nella storica cinta muraria che oggi potremmo chiamare ‘favelas aureliane’, un vero e proprio monumento all’integrazione mancata promossa solo a parole. Il monumento piu’ grande di Roma svilito a ricovero di fortuna per offrire ‘riparo’ ai senza fissa dimora che si sono accampati per lunghi tratti del suo percorso.”

“Una fine ingloriosa per il patrimonio storico-architettonico della Capitale e una fila interminabile di tende, stracci, sacchi a pelo e coperte per uno stato poco dignitoso nel quale si trovano tutte quelle persone costrette a vivere in condizioni al di fuori di qualunque garanzia igienico-sanitaria. I cittadini si chiedono come sia possibile consentire un simile degrado senza programmare alcuna bonifica.”

“Nel rione Esquilino tra il quartiere s. Lorenzo, gia’ noto per le difficolta’ nel controllo del territorio, e via Marsala assistiamo ad una situazione di incivilta’, tollerata dall’Amministrazione M5s, che in fase di post-pandemia non ha la minima capacita’ di intervenire. I residenti esasperati si sono rivolti alle Istituzioni chiedendo aiuto; ho scritto alla Raggi nella speranza che da sindaco della Capitale sappia indicare le priorita’ di intervento per la sicurezza e il decoro di cui oggi la Capitale ha estremo bisogno”. Cosi’ in un comunicato il consigliere capitolino della Lega Davide Bordoni.