Termini, dopo stop Covid riapre Mercato Centrale

Più informazioni su

Roma – Dopo quasi un anno di chiusura a causa della pandemia ritorna in piena attività, nella Cappa Mazzoniana della Stazione Termini, il Mercato Centrale di Roma, con un fatturato pre-Covid di 16 milioni di euro all’anno, un indotto di circa 200 posti di lavoro, una rinnovata squadra di 20 artigiani del gusto per altrettante botteghe e un ricco palinsesto di eventi e nuovi servizi digitali, il tutto in un quadro di misure e controlli necessari per tornare a vivere l’esperienza in totale sicurezza.

La ‘ricetta’ per la ripartenza del Mercato, tornato alla vita da lunedì scorso, è stata presentata stamattina alla città e alla stampa in una conferenza alla presenza del presidente di Mercato Centrale, Umberto Montano insieme alla sindaca di Roma, Virginia Raggi e dalla presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi. Insieme a loro Alberto Baldan, amministratore delegato di Grandi Stazioni Retail e Silvio Gizzi, amministratore delegato di Grandi Stazioni Rail, oltre al testimonial d’eccezione Pino Insegno.

“Finalmente riapriamo, torniamo al lavoro con la passione e l’ottimismo di sempre ma stavolta siamo guidati anzitutto dalla prudenza”, ha commentato Montano. “Questa inattesa nuova stagione di Mercato Centrale Roma ci impone di essere al fianco delle istituzioni attraverso il più scrupoloso rispetto delle regole, che sono l’ingrediente principale per tornare a quella tanto agognata normalità che ci restituirà il sorriso, l’abbraccio e la gioia di stare insieme.”

“Per noi è fondamentale-ha sottolineato il presidente- perché è li che si colloca l’autentica esperienza del Mercato Centrale, luogo d’elezione del cibo di qualità e della socialità di cui, nonostante la pandemia, si continua ad avvertire forte il bisogno. La nostra ripartenza deve quindi farsi anche occasione di condivisione e aggregazione ma nella massima sicurezza”.

“Per noi è un momento fantastico, in 10 giorni abbiamo visto l’apertura del Mercato Centrale di Milano, ieri a Napoli di una food hall di 4mila mq e oggi siamo qui per riaprire dopo un anno di chiusura il Mercato Centrale della Stazione Termini, che ha una grande funzione per la città e per il quartiere in cui si affaccia”, ha detto Baldan. “Riapriamo alla città spazi chiusi per decenni, e le persone che ci vivono si possono ritrovare, scoprire luoghi nuovi e socializzare”.

Per Raggi “questo è un bellissimo progetto di cui si parlava fin dal 2016: concentrare a Termini, luogo di passaggi e incontri, le eccellenze italiane del food. Da questo sogno c’è stata la realizzazione di un mercato, diventato fondamentale per il quartiere e che ha creato un continuum tra interno ed esterno della stazione. Le stazioni stanno diventando sempre di più luoghi di aggregazione e ci fa piacere questa apertura perché, in un momento come questo, abbiamo bisogno di ricominciare a vivere e riagganciare velocemente la risalita economica”.

“Le chat impazzite dei cittadini per la riapertura testimoniano che il Rione Esquilino è entrato a far parte del Mercato Centrale in un’ottica di rinascita e ripartenza del territorio”, ha detto Alfonsi. “Tutti fanno la loro parte, l’amministrazione, i comitati di quartiere, gli imprenditori. E le comunità sono fondamentali, perché devono aiutare anche a far crescere il senso di responsabilità della cittadinanza per ripartire, penso per esempio ai vaccini. Un lavoro importante che passa anche per momenti come quello di oggi”, ha concluso la minisindaca.

LE NOVITÀ DEL MERCATO CENTRALE – Non solo cibo, il Mercato Centrale Roma è un luogo da vivere tutti i giorni dell’anno dalle 8 a mezzanotte, dove scegliere di passare al volo in attesa del treno, fermarsi a mangiare o girare tra le botteghe per fare la spesa, trovare un proprio spazio o socializzare, partecipare a presentazioni, incontri ed eventi. Un luogo di destinazione, di incontro e di scoperta, aperto alla città in un dialogo costante con il tessuto urbano nel pieno rispetto delle attuali norme di sicurezza.

La nuova stagione di Mercato Centrale Roma segna l’ingresso di nuovi nomi e progetti che si affiancano a quelli degli artigiani che da sempre fanno parte della squadra. Al loro debutto la Famiglia Ercoli, della storica gastronomia fondata nel 1928, a cui è affidata la bottega ‘Il vino al bicchiere’, e poi il maestro gelatiere altoatesino Günther Rohregger con la sua bottega ‘Il Gelato’, e Matteo Insegno e Fabio Sardella con la bottega ‘Il cornetto salato’.

In arrivo a ottobre la nuova proposta ristorante e miscelazione. Con il passaggio di Davide Scabin (tornato a Torino, la sua città), il testimone del ristorante passa a Giovanni Alferini Bertugno, che aprirà la Locanda di Stazione. A completare l’offerta anche il cocktail bar vintage, curato dallo stesso Alferini insieme a Carlo Piccerillo.

Già presente al Mercato, il maestro del ramen Akira Yoshida arricchisce la sua proposta di street food giapponese affiancando ai suoi ramen anche i gyoza. Si rinnova anche la proposta nella bottega di Andrea Orecchioni: nella sua cucina di pesce i protagonisti sono i piatti che omaggiano ed esaltano con originalità la cucina della sua terra, la Sardegna.

La riapertura del Mercato Centrale Roma sarà segnata dalla ripresa degli eventi, che torneranno a renderlo l’importante punto di incontro e confronto che è sempre stato. Fulcro dell’attività sarà ancora una volta lo Spazio Fare, l’area interamente dedicata agli appuntamenti culturali per adulti e bambini sempre gratuiti e realizzati in sinergia con le realtà presenti sul territorio.

A migliorare servizio ed esperienza saranno i nuovi servizi digitali, che partiranno da metà ottobre. ‘Zerofila’ è il servizio che permette di gustare le bontà degli artigiani ordinandole comodamente online (su zerofila.mercatocentrale.it) per consumarle al Mercato o portarle via, saltando la coda.

Inoltre, grazie alla partnership con cosa-porto.it – la startup tutta italiana che ha rivoluzionato il mondo del delivery – con un semplice click sarà possibile ordinare le bontà delle botteghe e riceverle comodamente dove si vuole, oppure farle recapitare per fare un regalo, gustando le bontà degli artigiani anche fuori dal Mercato. (Agenzia Dire)

Più informazioni su