Terminillo, Verdi-EV: Lombardi annulli in autotutela autorizzazioni Tsm2

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Roma – “I Verdi hanno inviato all’assessora alla Transizione ecologica della Regione Lazio Roberta Lombardi una diffida con la quale si chiede l’annullamento delle autorizzazioni ambientali per la realizzazione del progetto denominato TSM2, ovvero la realizzazione di nuovi impianti di risalita e piste da sci sul Monte Terminillo, perché, come ribadito dal Mite, non sono state rispettate le norme previste dal DM 17 ottobre 2007 n.184, sulle zone di protezione speciale (ZPS)”. Lo dichiarano Angelo Bonelli e Filiberto Zaratti, coordinatori nazionali rispettivamente dei Verdi e di Europa Verde, entrambi già assessori all’Ambente della Regione Lazio.

“Il progetto autorizzato- proseguono- prevede 10 nuovi impianti di risalita; due bacini per l’innevamento artificiale pari a 136mila metri cubi; 37 km di piste da sci; il taglio di 17 ettari di faggeta vetusta tra i 150 e 200 anni, ma con alcuni esemplari che potrebbero arrivare ai 400 anni; circa 8,7 km di trincee su praterie non riproducibili. Il tutto in un’area in cui sono presenti aquila reale, lupo, orso, e che doveva essere candidata a sito Unesco proprio per le sue antiche faggete”.

“Nei primi giorni di gennaio, avevamo diffidato gli uffici della Regione a non rilasciare la valutazione d’impatto ambientale che invece fu firmata dalla dirigente Tosini il 19 gennaio, motivo per cui, il 21 dello stesso mese, avevamo inviato un esposto al Ministero dell’Ambiente (ora della transizione ecologica), il quale aveva accolto le nostre osservazioni ribadendo, nei giorni scorsi, alla Regione Lazio la violazione del DM sulle ZPS.”

“La carenza di neve- spiegano i due ex assessori regionali- viene superata dalla Regione con la realizzazione di due bacini di acqua per l’innevamento artificiale per un totale di 136.000 metri cubi di acqua che verrebbe sottratta da falde e corsi d’acqua.”

“A questo punto ribadiamo per l’ennesima volta la richiesta all’assessora Lombardo: se non vuole cristallizzare la violazione di un decreto della Repubblica, ovvero la lettera m comma 1 dell’art.5 del DM 17 ottobre 2017 che, nelle zone a speciale conservazione tutelate dalla UE, vieta la realizzazione di nuovi impianti da sci, annulli in autotutela la valutazione di incidenza ambientale e la valutazione d’impatto ambientale del progetto TSM2”, concludono Bonelli e Zaratti.

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