Test sierologici presso l’Ospedale Israelitico: ecco le modalità

Roma – L’ospedale Israelitico di Roma, “da sempre all’avanguardia nell’adeguare all’evoluzione delle conoscenze e delle tecnologie mediche la propria offerta di servizi alla cittadinanza, e attento a soddisfarne aspettative e necessita’, ha chiesto alla Regione Lazio e ha da questa ottenuto, con determinazione G05717 del 13 maggio, che il suo Laboratorio di Analisi Cliniche venisse inserito nella rete dei laboratori autorizzati all’effettuazione dei test sierologici per la ricerca delle immunoglobuline G (IgG) Anti-Sars-CoV-2, dalla stessa Regione individuate quale riferimento di avvenuta esposizione al virus”. Lo spiega una nota della struttura.

“La metodica Clia (Chemiluminescence immunoassays) da noi utilizzata- continua il comunicato- effettuata su prelievo venoso, insieme all’altra metodica Elisa (Enzyme linked immunosorbent assay), e’ stata identificata dalla Regione Lazio come in grado di offrire le maggiori garanzie di attendibilita’ in termini di sensibilita’, specificita’, e standardizzazione”.

“Il test sierologico- spiega ancora l’Israelitico- si effettua secondo le seguenti modalita’: l’utente deve presentarsi in ospedale munito di tessera sanitaria e prescrizione su ricetta bianca del medico curante (medico di Medicina generale, pediatra di libera scelta, specialista, medico competente…); l’esame e’ a totale carico dell’utente ed il costo e’ pari a 40 euro. Ai nuclei familiari verra’ applicato uno sconto del 10%. Il prelievo di sangue venoso per il test viene effettuato dal lunedi’ al venerdi’, dalle ore 10.30 alle ore 12 senza appuntamento, presso la sala prelievi, situata al piano terra dell’ospedale Israelitico, in via Fulda 14. Ai fini dell’esecuzione dell’esame, l’utente dovra’ preventivamente sottoscrivere il consenso informato previsto dalla Regione Lazio. Il referto sara’ disponibile entro 48 ore dal prelievo ed inviato per via telematica e all’utente saranno fornite le credenziali di accesso per il ritiro online”.

“La presenza di IgG (positivita’ del test) attesta l’avvenuto contatto col virus. In questo caso l’utente avra’ l’obbligo di informare tempestivamente il proprio medico di Medicina generale, per l’effettuazione del tampone naso-oro-faringeo a carico del Ssn. Nel referto saranno comunque fornite tutte le informazioni riguardanti le azioni ed i comportamenti che il paziente dovra’ adottare. Per aziende, enti, associazioni o altre comunita’ di persone sara’ possibile stipulare specifiche convenzioni con la nostra struttura” conclude la nota.