Tmb Salario, Caudo: nuova luce alla Salaria con rigenerazione

Roma -“Appena la nuova presidente di Ama si insedio’ ci incontrammo e parlammo del tmb Salario, oggi abbiamo dato seguito alle cose ci siamo detti e la riconversione del sito dell’ex tmb e’ un pezzo del ragionamento. Questo incontro e’ il segno del nuovo corso di Ama, ci stiamo dando fiducia reciprocamente”. Il presidente del III Municipio, Giovanni Caudo, ha commentato con soddisfazione all’agenzia Dire l’esito della riunione operativa di questa mattina, con la presidente di Ama, Luisa Melara, il direttore dell’area Rifiuti e Bonifiche di Roma Capitale, Laura D’Aprile, e il direttore del dipartimento Sostenibilita’ dei sistemi produttivi e territoriali di Enea, Roberto Morabito, sul progetto (che sara’ affidato ad Enea) di rigenerazione urbana dell’area dell’impianto di trattamento meccanico biologico distrutto a dicembre da un incendio. “Mi e’ sembrato un clima positivo, ci sono delle buone premesse per fare un ragionamento di prospettiva serio e il fatto che ci sia Enea e’ un’ulteriore garanzia di serieta’- ha aggiunto- Ora ci aspettiamo che venga dato questo incarico a Enea e che l’ente consideri il Municipio un pezzo importante del percorso, come oggi mi e’ sembrato di cogliere”.

L’intenzione di Ama e’ fare di questo progetto di rigenerazione un esempio per tutta la via Salaria: “Come diceva il poeta ‘Dove c’e’ il pericolo, c’e’ il riscatto’. Li’ c’era un impianto che ha ammorbato la vita cittadini, quello puo’ essere il luogo del riscatto- ha continuato Caudo- Noi ci stiamo gia’ lavorando, l’ex cartiera, che si trova poco distante, diventera’ un centro propulsore di arti e musica. Negli uffici sulla Salaria lavorano 4.500 persone, il tmb aveva desertificato l’economia di quella zona, quindi togliere quell’impianto e fare quell’intervento significa ridare luce e splendore alla Salaria. E’ un segnale importante non solo per il Municipio ma per Roma: basta poco, togliere quel tmb che non doveva esserci e si liberano potenzialita’ incredibili”.

Per i cittadini, il Municipio ha “chiesto un risarcimento in natura: un parco con la possibilita’ di accedere al Tevere con strutture di carattere sociale- ha aggiunto Caudo- Tutto questo si dive inserire nell’ottica di una prospettiva di sviluppo direzionale e del terziario della via Salaria. Li’ ci sono due stazioni ferroviarie della FL1, Nuovo Salario e Fidene, che non dialogano con la via Salaria ed e’ necessario parlare con Trenitalia per realizzare questo collegamento”. Portare a compimento questo progetto di rigenerazione urbana per Giovanni Caudo rappresenterebbe anche la “realizzazione” di una visione di riconversione di una parte di quell’area, che ebbe qualche anno fa come assessore all’Urbanistica di Roma quando fu proposta la candidatura della Capitale alle Olimpiadi del 2020 e che prevedeva il villaggio Olimpico sia sulla sponda Flaminia del tevere che su quella Salaria.