Trivelle. Bonelli (Verdi): Renzi ha sbloccato di nuovo le trivelle

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“Non vi è alcun dubbio, dalle informazioni che disponiamo, che sia stata Italia Viva di Matteo Renzi a chiedere nella verifica con il presidente del consiglio Giuseppe Conte di stralciare l’art.20 dal decreto mille proroghe che prevedeva la moratoria su nuovi permessi di ricerca di idrocarburi.”

Lo dichiara in una nota il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli che prosegue.

“Domando al M5S per quale motivo abbia subito questo diktat dal partito di Renzi non riuscendo ancora a  presentare con i suoi due ministri Costa e Patuanelli il piano (PiTISEAI) previsto dal decreto legge 135/2018 all’art.11 ter che era condizione essenziale per l’efficacia della moratoria.”

“In base ad una proroga concessa nel febbraio del 2020 – continua l’esponente dei Verdi – il piano dovrà essere adottato entro l’11 febbraio del 2021 e ad oggi non è stata avviata alcuna procedura  prevista dal DL 135/2018 e quindi l’art. 20 del decreto mille proroghe era strategico per dare tempo al ministero dell’ambiente e dello sviluppo economico il tempo di riuscire a realizzare il Pitesai che per le ricerche a mare necessita di VAS mentre per quelle in terra dell’accordo della conferenza unificata: gli addetti ai lavori conoscono i tempi che sono necessari per la predisposizione della VAS che porteranno a non riuscire ad adottare il piano nei termini previsti dalla legge.”

“Come sarà possibile – domanda Bonelli – costruire una strategia energetica nazionale che centri l’obiettivo del 100% rinnovabili prima del 2050 se il governo punta ed investe sulle fonti fossili e blocca gli impianti di energia rinnovabile? Al largo di Rimini è stato bloccato un impianto di energia eolica da 330 MW  a causa dell’opposizione dell’amministrazione locale, della regione Emilia Romagna e di molti parlamentari come il deputato di Italia Viva Marco Di Maio.”

“Non c’è scandalo se di fronte a Rimini sono decine le trivelle che bucano il fondale  marino alla ricerca di idrocarburi, lo scandalo è rappresentato dalle pale eoliche che rovinerebbero il paesaggio: ‘Trivelle si Eolico No’ è questo il vero scandalo che compromette la transizione energetica nel nostro Paese perché la lobby del petrolio in Parlamento è forte nonostante sia contro il futuro e la storia” conclude Bonelli.

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