Tulli (Uil Fpl di Roma): “Più Salute e meno Tasse… Ma ne siamo davvero sicuri?”

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    Stiamo assistendo in questi ultimi giorni all’affissione di migliaia di manifesti in tutta Roma e Lazio del Presidente della Giunta Regionale del Lazio On. Renata Polverini con scritto “ Più Salute e Meno Tasse ”; noi però, pensiamo che sia doveroso fare delle osservazioni. Lo dichiara in una nota il Segretario Responsabile della Uil Fpl di Roma Claudio Tulli.
    Possiamo affermare che ci sia più salute nei Pronto Soccorso dove un cittadino deve attendere una media di 10 ore per avere una cura da un medico d’ospedale?
    Possiamo affermare che ci sia più salute quando il 25% delle ambulanze di Roma, nei momenti di maggior affluenza, molte volte restano bloccate nei Pronto Soccorso, costringendo l’Ares a ricorrere ai mezzi privati con un aggravio di spesa?
    Possiamo asserire che ci sia più salute quando nel Lazio sulla base della popolazione presente dovremmo avere 226 ambulanze ma in realtà ne abbiamo solo 180?
    Possiamo sostenere che ci sia più salute quando più di 1.200.000 cittadini non possono prenotare una risonanza magnetica nella propria Asl di appartenenza ( Asl Roma F, Asl Roma A, Asl Roma G ) per mancanza di macchinari?
    Possiamo ritenere che ci sia più salute quando i tempi di attesa sugli esami diagnostici strumentali più complessi come risonanze magnetiche per l’appunto, come gli ecocolordoppler, come gli ecocardiogramma, come gli ecg con cicloergometro eccetera, sono persino peggiorati in questo ultimo anno?
    Possiamo attestare che ci sia più salute quando strutture come la Fondazione Santa Lucia dal 2009 sono martoriate da Decreti “scellerati” emanati dai Commissari ad Acta alla Sanità del Lazio che si sono avvicendati negli ultimi anni, o quando strutture come quelle della Tosinvest sono costrette ad annunciare che stanno procedendo con i licenziamenti di migliaia di lavoratori e a dimettere i malati perché la Regione Lazio non paga le prestazioni sanitarie rese dal San Raffaele, per un debito pari a 150 milioni di euro?
    Possiamo ritenere che ci sia più salute quando a seguito dei tagli avvenuti nella chirurgia Maxillo-Facciale presso l’Asl Roma E ( Villa Betania ) e nella Chirurgia Plastica e Ricostruttiva nel San Filippo Neri, i chirurghi e le due equipe di questi reparti, di chiara fama internazionale, non possono più lavorare, lasciando un vuoto nell’offerta di questi servizi con la ovvia conseguenza di congestionare i reparti del San Camillo e del San Giovanni a causa di un incremento esponenziale di pazienti, oltre a scoprire che i pazienti delle due equipe, per lo più giovani e bisognosi di prestazioni post operatorie siano stati abbandonati senza la possibilità, in molte situazioni, di fargli concludere il ciclo di cure previsto?
    Possiamo ritenere che ci sia più salute quando si cerca di riconvertire un Ospedale come quello di Bracciano che di fatto lascia senza Pronto Soccorso oltre 300.000 persone? ( anche se in questo ultimo caso dobbiamo ringraziare la sentenza del Tar che di fatto lo ha sospeso).
    Intuiamo il perché siano stati attaccati tutti questi manifesti, – conclude Tulli – ma sappiamo tutti che non è questa la realtà, semmai il contrario.

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