Udc, Binetti: a Roma ci prepariamo a voltare pagina, in tutti i sensi

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Roma – “Sono le ultime ore di voto ai seggi e l’amarezza condivisa tra coloro che credono nella buona politica è il crescente assenteismo, che attribuirà potere di rappresentanza ad una frangia ridotta di persone: la maggioranza ha preferito testimoniare il suo dissenso sui modi e sui tempi di queste ultime elezioni, tenendosi lontano dalle urne. I risultati arriveranno in serata perché al ballottaggio è abbastanza semplice segnalare vincitori e vinti, ma in democrazia, come ben si sa, la forma è sostanza.”

“E la manifestazione di sabato scorso a Roma è stata, al di là di ogni ragionevole dubbio, un vero e proprio atto di propaganda, giocato sulla demonizzazione dell’avversario e senza dimenticare che i due ultimi, pessimi, esempi, di governo della Città sono stati a carico del Pd e del M5S.”

“Ma la semplificazione del messaggio, con la riduzione ad un unico epiteto, della vitalità popolare dell’area di Centrodestra, che chiedeva un legittimo e naturale cambiamento di scenario, ha colpito in modo violento ed aggressivo l’opinione pubblica, che ha fatto un passo indietro davanti ad una manipolazione evidente di fatti e circostanze.”

“Aspetteremo i risultati, affinando le strategie necessarie per riproporre il cambiamento ormai indispensabile per la Capitale. Un cambiamento che deve essere prima di tutto culturale, capace di risvegliare le coscienze, con proposte concrete e costruttive davanti a problemi che giacciono irrisolti da almeno due tornate elettorali.”

“Serve una opposizione costruttiva e aderente a valori e principi; competente nelle soluzioni concrete e lontana dalle manipolazioni ideologiche, con cui è stata inflazionata questa campagna elettorale, almeno nelle sue ultime fasi”. Lo afferma la senatrice Paola Binetti, UDC.

“Il Centrodestra ha bisogno di ritrovare una sua identità ideale- sostiene la senatrice Paola Binetti, UDC- che ne sposti verso il Centro le scelte di modi e di contenuti. Roma è da tempo alla ricerca di una formula di governo in cui i problemi riflettano lo spessore di uno studio fatto di esperienza e competenza.”

“Un governo che non coinvolga solo l’assetto politico, ma anche e ancor più in un certo senso, l’assetto amministrativo, sottraendone la gestione ad un clima di nepotismo in salsa partitica, per tornare a scegliere le persone migliori in ogni ambito della vita cittadina. Con tutto rispetto non riusciamo ad entusiasmarci perché Milano ha assessori giovanissimi, ancorché privi di esperienza. Abbiamo già dato in tal senso: il giovanilismo a tutti i costi.”

“Non va considerato certo come una garanzia di innovazione e sviluppo, ha già fatto molti troppi danni nell’intero paese. Giudicare il lavoro del nuovo governo cittadino sarà l’obiettivo essenziale per una ripresa di questa fase delicata dell’attività politica: una legislatura che volge al termine e una consiliatura che inizia.”

“In mezzo le ingenti risorse del PNRR, gli obiettivi, gli investimenti, gli appetiti, e i rischi, cominciando dal flop che ha visto iniziare a Roma tante opere, senza mai condurle a termine. Controllare non sarà un obiettivo di poco conto, se lo si farà con obiettività, rigore e voglia di buona politica”, conclude la senatrice.

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