Ugl: Pronto Soccorso in tilt, tutelare operatori e cittadini

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Roma – I pronto soccorso del Lazio sono di nuovo in tilt e tornano a vivere l’incubo di inizio pandemia. “Credevamo che alcune scene dovessero appartenere a un triste passato. Invece la nuova saturazione dei pronto soccorso porta a galla la cattiva gestione dell’emergenza sanitaria da parte della Regione Lazio”. Lo dichiara il segretario nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano.

“Da Roma a Latina passando per le altre province- spiega- si hanno notizie di autoambulanze di nuovo in coda con i pazienti parcheggiati in attesa di poter essere adeguatamente assistiti. Chi paga un prezzo altissimo in questa situazione cosi’ critica oltre ai cittadini sono gli operatori sanitari di nuovo sotto grande pressione.”

“Cosa e’ stato fatto in tutto questo tempo? Le Usca, il ruolo fondamentale della medicina di base e di quella territoriale nella gestione dell’emergenza dovevano essere lo scudo di protezione per le strutture ospedaliere in modo da poter intervenire prima della affannosa corsa verso gli ospedali.”

“Purtroppo cosi’ non e’ stato. La crisi degli ultimi giorni e’ ulteriore dimostrazione di quanto poco sia stato fatto dalle istituzioni regionali. A pagarne le conseguenze – conclude il sindacalista – sono ancora una volta gli operatori sanitari e i cittadini”.

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