Unindustria, Camilli: a candidati sindaco manifesto in quattro punti per Roma

Roma – Con Virginia Raggi e Enrico Michetti si sono conclusi gli incontri di Unindustria con i candidati a sindaco di Roma. “Sono stati quattro incontri molto intensi. Come Unindustria, abbiamo elaborato un nostro manifesto incentrato su quattro temi, che certamente non esauriscono il programma di un sindaco, ma che sono secondo noi i principali per rilanciare la città”, ha detto il presidente di Unindustria Lazio, Angelo Camilli, al termine degli incontri odierni nella sede di via Noale.

“Su questo ci siamo confrontati con i candidati, dove ognuno di loro ha approfondito di più alcuni punti, seguendo sempre la nostra traccia. Siamo soddisfatti di avere potuto presentare le nostre proposte e le nostre priorità. Per noi, per il futuro di Roma, fondamentale è recuperare slancio e fiducia, riattivando anche un contesto per gli investimenti privati oltre che cogliendo tutte le opportunità importanti che avremo davanti sugli investimenti pubblici.”

“Stiamo vivendo l’uscita dalla pandemia e stiamo recuperando da un punto di vista economico ma Roma continua a soffrire, soprattutto in alcuni settori: come quello del turismo” quindi “dell’alberghiero e dei trasporti, che chiaramente impiegherà più tempo per riemerge. Abbiamo anche una grande opportunità dovuta a investimenti straordinari e sarà fondamentale avere un sindaco e una squadra che sia all’altezza della situazione, sia per dare nuova fiducia ai cittadini che alle imprese del nostro territorio.”

“Noi abbiamo proposto in questi mesi due grandi progetti: il primo è il tema del cosiddetto capitale umanano. L’abbiamo chiamata, nel nostro manifesto, la ‘Capitale intelligente’ perché il tema delle risorse umane della formazione dei nostri giovani, dei nostri dipendenti, ma anche della formazione dei dipendenti della P.A., è sempre stato molto importante ma oggi è diventato veramente urgente.”

“Abbiamo proposto la costituzione di questo cosiddetto politecnico, assieme alle tre Università romane, sostenuto dalla Regione Lazio, ma che richiede anche il sostegno del prossimo sindaco di Roma, proprio per dare la percezione che sia una città anche industriale. Lo abbiamo proposto su tre filoni importanti quali: biopharma, perché Roma e il Lazio hanno un distretto di livello europeo, da questo punto di vista.”

“L’altro filone su cui abbiamo proposto è il digitale. Roma ha la presenza di imprese digitali e di competenze, anche nell’ambito della cyber security, che è pari a quella di Milano, rappresenta il 50% delle esportazioni nazionali, quindi un settore di assoluta eccellenza. L’altro tema è quello della trasformazione energetica. Quindi sono anche le tre missioni previste dal PNRR”, ha dichiarato Camilli.

“Roma potrebbe attrarre investimenti importanti non solo per quello che è già previsto, gli 800 milioni del PNRR, ma su questi filoni può attrarre veramente degli investimenti importanti – ha continuato il presidente – quindi questo progetto, secondo noi, darebbe anche la percezione di una città e di una regione industriale e attrattiva sia per i giovani che per le imprese, che stanno sul nostro territorio per continuare a investire ma che potrebbe insediarsi nel nostro territorio.”

“L’altro, parlando di futuro, abbiamo proposto l’Expo, quindi i grandi eventi sappiamo che possono essere un volano molto importante perché, è vero che parliamo di qui a dieci anni, ma per fare un evento di questo genere bisogna iniziare a lavorare domani mattina, soprattutto su una progettualità di lungo periodo. Quindi queste sono un po’ alcune delle priorità che abbiamo inserito nel nostro documento.”

“Un po’ su tutte anche dare un nuovo modello organizzativo e nuova efficienza anche alla macchina organizzativa e dentro questo, tema imprescindibile in questo periodo d quasi scontato, il tema della vivibilità della città.”

“Quindi i servizi essenziali, i rifiuti, i trasporti, manutenzione urbana: questi sono temi che non si possono più rinviare e hanno necessità di investimenti importanti, ma soprattutto di una volontà politica nel voler dare a queste aziende sia partnership industriali per recuperare il tempo passato ma anche l’autonomia gestionale e la responsabilità di aziende che devono essere comunque gestite con criteri di economicità per dare un buon servizio ai cittadini e per evitare le voragini di bilancio degli anni passati che hanno sottratto risorse anche agli investimenti nella nostra città. Se non ci sono risorse per gli investimenti è difficile che si possano fare passi in avanti. Però la città vive un momento importante, di grande opportunità e potrebbero effettivamente cambiare il volto. Dipende da noi riuscire a cogliere queste opportunità”, ha spiegato Camilli.

“Roma è la Capitale d’Italia e quindi è assolutamente fondamentale l’interlocuzione del sindaco con il governo – prosegue Camilli-. Da Expo 2030 al Tecnopolo, sono progetti che hanno necessità di una interlocuzione importante a livello ministeriale e di governo. Finalmente in parlamento c’è una certa attenzione anche sul tema della riforma dei poteri della Capitale.”

“Il ruolo di una Capitale va spinto e sostenuto dal governo, come avvenuto in molti casi in Europa. Bisogna dare a Roma un nuovo assetto che contempli la sua funzione di Capitale, e questa è una tematica che ha una forte necessità di interlocuzione tra amministrazione locale e governo.”

“Il sindaco di una Capitale ha la necessità di dialogo continuo con il governo centrale. Infine spero che in questi giorni venga presa la decisione giusta sul futuro del porto di Civitavecchia. Sono tanti anni che sensibilizziamo da un lato la Regione Lazio che ha competenze in questo senso, dall’altro il Comune di Roma, sull’importanza dell’economia del mare.”

“Il porto di Civitavecchia e gli aeroporti di Roma sono le porte di accesso alla città. In questi anni c’è stata scarsissima sensibilità in questo senso. Il porto di Civitavecchia ha grandissime possibilità di sviluppo, sia per il traffico passeggeri, che copre il 40 per cento dei 2 milioni 700 mila passeggeri che da Civitavecchia arrivano a Roma, sia per il traffico merci che un importante impatto in termini di investimenti e ricadute sul tessuto economico. Civitavecchia in questo momento gestisce circa il 5 per cento del traffico merci che genera Roma e quindi inserirlo nei porti core è un passaggio importante e ci auguriamo che il governo lo sostenga a livello europeo”, ha concluso il presidente di Unindustria Camilli.