Unindustria: da Raggi nessun dialogo, ora sì Expo 2035 e Politecnico

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Roma – “In questa amministrazione c’e’ stata, e c’e’, un’assenza di dialogo e di ascolto. Ma anche un’incapacita’ di attrarre investimenti. Sono stati anni in cui Roma si e’ limitata, e nemmeno con grande successo, alla gestione del quotidiano. Rimangono irrisolti i nodi dei servizi pubblici e della vita di tutti i giorni”. Lo ha detto il presidente di Unindustria Lazio, Angelo Camilli, in un’intervista sul Foglio.

“Questa amministrazione non ha espresso una visione del futuro per i prossimi dieci anni- ha aggiunto Camilli- Roma ha bisogno di una squadra e di competenze. Occorre saper gestire il corrente e guardare al futuro. Insomma, serve cambiare passo”.

Alla domanda se preferisce Calenda o Bertolaso, Camilli ha replicato: “Sono entrambi profili validi. Al momento l’unico candidato in campo e’ Calenda, persona che stimiamo e conosciamo. Ci auguriamo che entro la fine dell’anno tutti i partiti si esprimano con i rispettivi candidati per presentare loro la piattaforma delle nostre proposte.”

“Sul fatto che dobbiamo togliere i rifiuti dalle strade siamo tutti d’accordo, bisogna capire come bisogna essere pragmatici. E dunque, va bene un politico, ma anche un profilo della societa’ civile, purche’ Roma si rialzi”.

Secondo Camilli “Roma ha tutte le carte per mettersi alla guida del Paese: universita’ pubbliche e private, e’ il piu’ grande comune agricolo d’Europa, vanta un’area industriale nella regione, come nel farmaceutico o nell’aerospazio, davvero d’eccellenza. E poi il turismo, il settore dell’audiovisivo”.

Dunque per il presidente di Unindustria Lazio “bisogna recuperare il gap con Milano e riprendere il terreno perso a causa della pandemia puntando sulla vivibilita’ della citta’, con un grande piano che vada oltre il centro. Iniziando ad attrarre grandi eventi, puntando finalmente su un turismo di qualita’ che spende e porta ricchezza”.

Due grandi idee di Unindustria? “Abbiamo lanciato la candidatura dell’Expo 2035 e di un Politecnico, con la Regione Lazio, per far cresce nuovi profili scientifici che possono servire alle imprese, ma anche al mondo della pubblica amministrazione” ha spiegato Camilli, secondo il quale “serve una rivoluzione anche sui trasporti e i rifiuti”.

Infine una battuta sul Recovery Fund. “Su questo punto siamo preoccupati- ha concluso Camilli- l’Italia non potra’ mancare un’opportunita’ del genere. Serviranno investimenti e sviluppo, altrimenti continueremo a fare debito e basta. Il nostro timore e’ che prevalgano interessi di bottega”.

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