Usb: ennesimo schiaffo a operai con stop acciaieria 1

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Bari – Per il sindacato Usb la decisione di ArcelorMittal di fermare l’acciaieria 1 con una conseguente riduzione del personale e’ “l’ennesimo schiaffo” a cui il sindacato reagira’ “con una dura opposizione per tutelare i diritti dei lavoratori, compresi quelli dell’indotto”. Il nuovo assetto entrera’ in vigore dal prossimo 23 gennaio con la marcia a pieno regime dell’acciaieria 2, dove saranno traferite piu’ di duecento unita’, per mantenere l’attuale assetto produttivo invariato. Tuttavia 250 operai andranno in cassa integrazione.

“Questi esuberi – dichiarano dal sindacato – rappresentano una ulteriore azione violenta da parte del gestore nei confronti dei lavoratori e una speculazione sulle casse pubbliche italiane. Tutto cio’ comporta dal punto di vista tecnico, un rischio che compromette la sicurezza perche’ il nuovo assetto produttivo spingera’ al massimo il regime produttivo degli impianti dell’acciaieria 2 che dovra’ produrre da sola cio’ che prima veniva prodotto con due acciaierie, appunto la 1 e la 2”. Usb ricorda inoltre che “gli impianti dell’acciaieria 2 non godono di una manutenzione ordinaria e questo nuovo assetto produttivo azzardato compromettera’ anche l’aspetto ambientale perche’ aumenteranno le emissioni fuggitive e non convogliate derivanti la marcia dei tre forni dell’acciaieria 2”.

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