Valle del Sacco, Valeriani: impegnati 17 dei 52 mln da accordo programma

Roma – Sulla bonifica della Valle del Sacco – il Sito di Interesse Nazionale (Sin) che perimetra una vasta area tra le province di Roma e Frosinone – “dalla sigla dell’accordo di programma tra ministero dell’Ambiente e Regione Lazio del marzo 2019 e’ cambiato tutto.”

“Dal 2005 al 2019 c’era un problema di operativita’ e esecuzione degli interventi sui quali tutti erano d’accordo, ma non si facevano passi avanti. L’accordo di programma ha riconosciuto la Regione come unico soggetto attuatore per la bonifica dell’area” e “da marzo 2019 ad oggi abbiamo impegnato quasi 17 milioni di euro dei 52 previsti. Si e’ fatto piu’ in un anno e mezzo che dal 2005 al 2019”.

Cosi’ Massimiliano Valeriani, assessore regionale alle Politiche abitative, urbanistica, ciclo dei rifiuti e impianti di trattamento smaltimento e recuper, intervenendo al webinar ‘Aria, acqua e terra: come cambia la Valle del Sacco’, promosso stamattina dal Consiglio regionale del Lazio.

Questo il dettaglio degli interventi illustrati dall’assessore: “Abbiamo cominciato le operazioni di bonifica dell’ex impianto ‘Le Lame’ (discarica situata nel Comune di Frosinone, ndr), che impegna quasi 11 milioni di euro.”

“La discarica di rifiuti accoglie quasi 660mila metri cubi tra scarti solidi urbani, rifiuti speciali assimilabili agli urbani e fanghi non tossici. Dopo le indagini preliminari sulla qualita’ ambientale della falda e la verifica del corretto funzionamento della barriera idraulica, si e’ proceduto con il piano di caratterizzazione e adesso si proseguira’ con la gara per la rimozione dei rifiuti in impianti idonei”.

Fa sapere Valeriani: “Nei prossimi giorni stipuleremo la convenzione con il Cnr per la definizione dei valori delle acque e dei suoli della Valle del Sacco. Un intervento che ha un costo di quasi 900mila euro e si estendera’ per 800 km quadrati.”

“Le analisi di campionamento prevedono tra i 200 e i 400 punti di prelievo delle acque, distribuite in parte all’interno e in parte all’esterno del Sin, e avremo circa 100 punti di campionamento dei suoli, quasi tutti fuori dal perimetro del Sin. Abbiamo avviato un programma di valutazione epidemiologica delle popolazione che risiede in quel territorio attraverso la sottoscrizione di una convenzione con il Dipartimento di Epidemiologia regionale.”

“A seguito di questa attivita’, sara’ attuato anche uno studio per illustrare gli effetti degli inquinanti sulla popolazione e il monitoraggio dei cambiamenti, in collaborazione con l’Arpa Lazio e la Asl di riferimento.”

“Questo lavoro di campionamento durera’ due anni e prevede realizzazione di un sistema di valutazione sulle persone con l’obiettivo di fornire a chi amministra quei territori e ai cittadini tutte le informazioni sullo stato di salute e sui fattori di rischio, promuovendo un rafforzamento degli interventi di prevenzione a sostegno della salute in una zona fortemente sottoposta a pressione ambientale”.

Il Dipartimento di Epidemiologia, in questo contesto, ha poi ottenuto “un ulteriore finanziamento di 500mila euro per un altro progetto – promosso in altre cinque realta’ italiane che hanno caratteristiche simili alla Valle del Sacco – che riguarda l’individuazione dell’analisi progressiva nel tempo di un cluster di nati in quel territorio”.

Il programma di ripristino ambientale “riguarda poi molti Comuni- aggiunge l’assessore- Nei giorni scorsi sono state consegnate le attivita’ di caratterizzazione dei rifiuti nel sito Ponti della Selva a Paliano e in quello Europress a Ceprano, e questo ha consentito di avviare la gara per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti”.

Proseguono, poi, “le analisi per la messa in sicurezza del sito Arpa 2 che si estende per circa un ettaro nel complesso industriale di Colleferro” per “un costo di 4 milioni di euro”.

Il progetto, “redatto dall’universita’ La Sapienza- continua Valeriani- prevede la creazione di una vasca di confinamento definitivo in grado di ricevere tutti i materiali inquinati di quel sito, ma anche di altri terreni come quelli di Caffaro-Chetoni, sempre a Colleferro”.

Approvati poi dalla Giunta “il progetto di caratterizzazione delle aree agricole di Paliano e il Piano di monitoraggio delle acque a uso potabile, irriguo e domestico. Il primo studio- conclude Valeriani- punta a fare una valutazione dello stato di contaminazione e il relativo ripristino ambientale, con il piano monitoraggio di acque, invece, sara’ possibile descrivere il quadro di inquinamento delle falde e stabilire l’entita’ delle contaminazioni nelle zone industriali adiacenti”.

L’invito di Vlaeriani quindi e’ ad “andare avanti senza polemiche”, perche’ anche se si tratta “di un bilancio parziale, ma comunque un bilancio”, in un contesto in cui il “fattore tempo e’ decisivo”.