Vice dg Botta: Ponte dei Congressi entro Giubileo 2025, bando entro 2019

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Roma – Per il prossimo Giubileo (2025) Roma Capitale avra’ il ponte dei Congressi. Nel corso di una seduta della commissione capitolina Lavori Pubblici, il vice dg del Campidoglio (e capodipartimento dei Lavori Pubblici), Roberto Botta, ha fatto il punto sullo stato di attuazione dell’opera, stilando anche (seppur per grandi linee) una sorta di cronoprogramma, che di fatto (insieme all’unificazione della via del Mare con la via Ostiense) completera’ un grande anello viario costituito dal viadotto della Magliana, dal ponte della Magliana (il cui adeguamento e’ compreso in un appalto a parte che il Comune sta portando avanti con fondi propri) e dalla Roma-Fiumicino, che a sua volta si riconnettera’ al ponte dei Congressi chiudendo cosi’ il cerchio.

“Si tratta di un grande sistema rotatorio di tre e quattro corsie che svincola tutte le direzioni e le origini del quadrante, sostituendo il sistema a due corsie per senso di marcia attualmente esistente peraltro con immissioni e rampe fuori norma e collegamenti mancanti, come quello da Isacco Newton a Magliana”, ha spiegato Botta.

Il sistema in entrata a Roma avra’ una sola direzione per cui “venendo da Fiumicino si attraversa il ponte dei Congressi e c’e’ una prima uscita per Eur Torrino, poi si segue il flusso principale e’ c’e’ un’uscita che scende sulla via Ostiense-via del Mare unificate e poi il flusso che continua puo’ andare sia all’interno del sistema rotatorio, verso via della Magliana o via Isacco Newton, o proseguendo sul viadotto della Magliana verso l’Eur, via Cristoforo Colombo, via delle Tre Fontane o via del Tintoretto”.

Per quanto riguarda invece il sistema in uscita da Roma “il sistema- ha proseguito Botta- si carica, come oggi, dalla Cristoforo Colombo, e’ previsto l’allargamento della rampa di immissione da via Colombo, il viadotto della Magliana in parte sara’ demolito e ricostruito a tre corsie, il ponte della Magliana, che oggi e’ bidirezionale, diventera’ mono direzionale in uscita e poi si svincola via della Magliana, via Isacco Newton e la Roma-Fiumicino”.

Il progetto del Ponte dei Congressi contempla anche “il potenziamento del sistema ciclopedonale”, con delle corsie per biciclette che correranno parallelamente al ponte ma in posizione ribassata, e “la realizzazione del nuovo parco fluviale tra i due ponti”.

Questo I lotto del Ponte, dopo il quale “e’ immaginabile un lotto successivo futuro con altre opere che dovrebbero dare completa attuazione al progetto”, avra’ un costo complessivo di poco superiore ai 170 milioni: “Inizialmente era stato tarato su un finanziamento assicurato dalla legge obiettivo del 2013 di 145 MLN, quindi su un progetto che cubava 200 mln ne erano stati assegnati 145 e con questi era stato costituito il I lotto.

Nel corso dei vari processi approvativi del progetto, sono state incluse prescrizioni, migliorie, inclusioni e compensazioni che hanno portato il costo complessivo del I lotto a 172 milioni, finanziati per oltre 144 milioni dal contributo dello Stato e per oltre 28 milioni con mutuo a carico di Roma Capitale”.

Su quest’ultimo punto l’assessore capitolino ai Lavori Pubblici, Margherita Gatta, presente in commissione ha smentito voci di definanziamento di questa posta da parte del Campidoglio: “Vi pare che se c’e’ una quota a carico di Roma Capitale l’ente non faccia la sua parte? Quei soldi sono a bilancio”.

Semmai l’auspicio e’ che il mutuo da contrarre alla fine sia di minore entita’: “Il bando a contraente generale prevede che il contraente anticipi una risorsa e stiamo strutturando il bando in modo che la quota di competenza di Roma capitale sia l’ultima ad attivarsi- ha detto Botta- Servira’ certamente una posta relativa al mutuo ma non e’ necessario che sia subito efficace, immaginiamo ci sia un ribasso d’asta e auspichiamo di spendere magari 162 e non 172 e quindi che la quota di cofinanziamento di Roma capitale non sia 28 ma 18”.

Ma quando sara’ pubblicato il bando? “Il Provveditorato alle opere pubbliche ha individuato con gara il soggetto che dovra’ verificare il progetto prima che questo possa essere appaltato, in questi giorni si sta avviando la verifica del progetto che dovrebbe durare tre mesi- ha continuato Botta- L’obiettivo e’ la pubblicazione del bando per appaltare l’opera entro fine anno. L’opera verra’ appaltata sulla base del progetto definitivo con la formula del contraente generale che redigera’ la progettazione esecutiva e realizzera’ l’opera”.

A partire da fine anno, secondo Botta, ce ne vorranno “ragionevolmente” altri cinque prima di vedere il ponte (e tutto il nuovo sistema trasportistico) in piedi e funzionante: “La durata complessiva dell’appalto e’ di quattro anni, di cui due anni e mezzo per il ponte e un anno e mezzo il resto- ha continuato Botta- La costruzione del ponte avverra’ ‘fuori traffico’, poi ci sara’ una fase in cui il traffico verra’ deviato sul ponte e si lavorera’ sulle parti successive”.

Quindi, considerato che “contiamo di pubblicare il bando entro fine anno, che poi il contraente generale individuato avra’ il tempo per la progettazione esecutiva e l’esecuzione, ma con progettazione definitiva cosi’ dettagliata riteniamo che la progettazione esecutiva riteniamo possa essere di qualche mese, ragionevolmente i tempi saranno di cinque anni, a partire da fine anno”.

Per invogliare il maggior numero di soggetti a partecipare alla gara, il Campidoglio sta valutando di inserire nei criteri di aggiudicazione della gara “un premio di accelerazione, come previsto dal codice, cioe’ un premio per ogni giorno in meno che ci metti rispetto ai quattro anni previsti: questa e’ una cosa che per imprese molto strutturate e’ molto appetibile”. Il Ponte dei Congressi e’ svincolato dall’eventuale costruzione del nuovo stadio della Roma, tuttavia “quello delle cantierizzazioni del Ponte dei Congressi e dello stadio sara’ un tema non banale per il quadrante- ha evidenziato Botta- e anche dentro Roma Capitale ragionavamo di fare un ufficio che coordini le due attuazioni in modo congiunto: e’ difficile immaginare che le due cantierizzazioni vadano ognuna per conto suo”.

Una volta partite le opere “ragioneremo sull’approfondimento progettuale del II lotto, capire quanto costa, come finanziarlo e su quale orizzonte temporale. Il progetto del I lotto funziona, anche se mancano alcune parti accessorie secondarie, con il II lotto si completa tutto facendo viadotti a tre corsie, il completamento a tre corsie dell’innesto sulla via Colombo: e’ l’optimum”. Intanto, a venticinque anni dal concorso di progettazione (che Roma bandi’ nel 2000), la Capitale avra’ verosimilmente il suo Ponte dei Congressi, il Ponte del Giubileo.

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