Vigili del fuoco in piazza: “Siamo all’emergenza”. Foto foto

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    Vigili del fuoco in piazza per «comunicare ai cittadini che, con i tagli del Governo e della Regione Lazio, la loro sicurezza è a rischio». Con un volantinaggio partito stamattina alla metro Piramide i sindacati di settore della Cgil, Cisl e Uil stanno portando alla luce «l’emergenza sicurezza» a Roma e nel Lazio per la «carenza di uomini, mezzi e risorse». «Siamo qui per portare alla luce alcune novità molto negative – spiega Natale Dicola, della Fp Cgil -. Oltre ai ticket sanitari nel Lazio ci sarà anche un ticket sulla sicurezza. A Roma, ad esempio, il comando provinciale, per reperire risorse, ha stabilito che se un anziano rimane fuori di casa dovrà pagare 158 euro solo per vedere aperta la sua porta». «Anche il nostro servizio di vigilanza all’interno delle metro è stato cancellato – gli fa eco il Alessandro Pinti della Fns Cisl -. Ed è stata una decisione unilaterale di Atac presa, a nostro parere, solo per risparmiare. Questo diminuisce la sicurezza, soprattutto in una città come Roma considerata obiettivo sensibile». A far luce «sull’endemica carenza di uomini e mezzi» nel settore sicurezza è il segretario generale della Fp Cgil di Roma e Lazio Lorenzo Mazzoli che spiega: «Rispetto agli standard internazionali per cui ci dovrebbe essere un vigile del fuoco ogni mille abitanti, a Roma ce n’è uno ogni 20.000. Nel Lazio mancano 400 vigili del fuoco (ce ne dovrebbero essere 2.370). Non sono ancora stati pagati gli straordinari del 2010 per gli interventi del terremoto all’Aquila, dell’alluvione a Messina, dell’emergenza umanitaria ad Haiti e della bonifica dell’Aniene». Non migliore secondo i sindacati la situazione dei mezzi. «Considerando solo le autopompe – prosegue Mazzoli – il 54% sono state costruite prima del 2000, il 32% è in riparazione e il 50% dei mezzi in riparazione sono quelli acquistati più di recente, come a indicare che si sta abbassando la qualità delle macchine acquistate. Concludendo con le sedi, ci sono caserme nuove ancora non consegnate, mentre quelle attuali sono tutt’altro che sicure».

    Servizio di Luca Silvestri

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