Villa Pamhpilj diventa laboratorio biodiversità

Roma – E’ stato firmato questa mattina davanti al Casino del Bel Respiro l’accordo fra l’Arma dei carabinieri e la Presidenza del Consiglio dei ministri per la tutela e la valorizzazione della biodiversità nel parco storico di Villa Pamphilj. Tre ettari di parco in cui vi sono circa 280 esemplari di alberi al di sotto dei 10 metri, 56 al di sopra dei 10 metri, 2 ettari di superficie di prato e circa 12 chilometri di siepi e cespugli.

Un habitat invaso dalle specie ‘aliene’ che mettono a rischio l’equilibrio della biodiversità autoctona, basti pensare alle tartarughe dalle guance gialle che spesso vengono abbandonate nelle fontane dei grandi parchi romani dai proprietari sorpresi dalla loro crescita repentina; oppure la cocciniglia che sta distruggendo molti dei pini della Capitale.

“L’idea della Presidenza del Consiglio- ha spiegato Claudia Fralleoni, building manager di Casina del Bel Respiro- è proprio quella di avere l’opportunità di avere una porzione di un parco urbano circoscritta, per evidenti motivi, che possa diventare una sorta di piccolo laboratorio in cui iniziare ad introdurre in maniera controllata, monitorando e cercando di studiarne gli effetti, tutta quella parte di insetti antagonisti che servono per non utilizzare gli insetticidi o i veleni per uccidere per esempio le cocciniglie.”

“Anche i pappagallini o le tartarughe che all’inizio erano una simpatica presenza adesso sono diventati invasivi al punto che minacciano la nostra avifauna autoctona”.

Per fare questo, fra le altre azioni in programma, verranno installate delle batbox per l’incremento dei pipistrelli, dei nidi per incrementare la presenza degli insettivori oltre a degli interventi sostenere gli impollinatori perchè sono di fondamentale importanza per la conservazione della biodiversità.

“Un accordo importante- ha dichiarato il Generale di corpo d’armata Antonio Marzo, comandante dell’unità forestale dei carabinieri- a cui diamo molta importanza, è un grosso onere che cercheremo di assolvere al meglio perché questo è uno scrigno di biodiversità eccezionale che sta all’interno di Roma come tanti altri parchi, ma questo ha una specificità in più perché rappresenta una delle proprietà della Presidenza del Consiglio ed è una vetrina a livello internazionale. A noi il compito di curare la biodiversità preservandola dalle specie aliene”.