Virginia Raggi si ricandida guarda a sinistra e attacca Giorgia Meloni e la Lega

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Virginia Raggi si ricandida a sindaco di Roma, guarda a sinistra e attacca il leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, e la Lega.

“Abbiamo passato anni a ripianare i debiti e a riparare agli errori del passato. Ora tutto cio’ che avanza nel bilancio viene destinato ai servizi per i romani. Io voglio dialogare con la sinistra, ma il Pd non sa piu’ farlo. Avrei voluto vedere i dem con me quando mi sono schierata contro CasaPound”, ha detto in un’intervista a Il Fatto Quotidiano.

Lo scoglio della regola del doppio mandato, che al momento le impedirebbe di correre per tenersi la guida del Campidoglio, non la spaventa: “Tutti coloro che ho sentito mi hanno detto che apprezzano il mio lavoro e riconoscono i miei risultati, e mi hanno esortato ad andare avanti. Nel Movimento c’e’ un dibattito sui due mandati, e se ne sta discutendo”.

Intanto pero’ si e’ ricandidata: “Ho messo sul tavolo la mia disponibilita’. Nel frattempo c’e’ un dibattito sulla regola, che rispetto”. Con Davide Casaleggio che spinge per il superamento di questa regola e ne ha parlato con la prima cittadina della Capitale: “È la sua idea, si’. Vuole legare i mandati all’esperienza amministrativa”.

Poche settimane fa Beppe Grillo l’aveva invitata, pur tra mille elogi, a non ricandidarsi: “L’ho sentito, e credo che sia d’accordo sulla mia scelta”. Lo stesso, secondo la prima cittadina uscente, vale per presidenti e consiglieri municipali, nonostante le diverse fuoriuscite di questi 5 anni: “Ho parlato con presidenti e consiglieri, e mi hanno manifestato il loro sostegno”.

Raggi guarda a sinistra, ma la sinistra non ha intenzione di sostenere una coalizione col M5S che preveda la ricandidatura della sindaca uscente.

Lo ha detto recentemente il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, e oltre a cio’ ci sono i rapporti non idilliaci col governatore del Lazio e segretario del Pd, Nicola Zingaretti, come si e’ visto dopo l’approvazione del piano regionale rifiuti.

“Con Zingaretti abbiamo una visione diversa. In base al suo piano il ciclo dei rifiuti dovrebbe essere smaltito tutto dentro Roma, ma cosi’ dovremmo dotarci di non so quante discariche- ha detto Raggi- Sul tema dell’Ama devo confrontarmi anche con la Regione, ma risolvero’ anche questo problema, come ho fatto con Atac”.

Nonostante questi ostacoli, Raggi va dritta per la sua strada: “Innanzitutto, direi di votarmi per non tornare al passato fatto di corruzione e affari loschi, a quel mondo di mezzo allargato. Poi spiegherei che bisogna completare un percorso. In cinque anni non si puo’ cambiare Roma, ma si puo’ invertire la rotta. E noi l’abbiamo invertita”. La giunta che immagina “sicuramente sara’ aperta alla societa’ civile, in misura maggiore rispetto al passato. Le persone hanno imparato a conoscerci, e noi abbiamo sviluppato gli anticorpi per scegliere bene”.

La leader di FdI, Giorgia Meloni, l’ha attaccata per la violazione della regola del doppio mandato e ha definito il M5S il partito dei nuovi politicanti: “La politicante e’ Meloni, che sta in politica da anni. Di lei non si ricorda un provvedimento: viene spesata per le urla”.

A proposito di spese e fondi, il Campidoglio continua a chiedere al governo fondi straordinari per la citta’ Capitale d’Italia, insieme a nuovi poteri. In questo senso il dialogo con Palazzo Chigi “deve per forza proseguire, anche se in Parlamento c’e’ chi fa resistenza, magari ricordando Roma ladrona. Ma Roma ladrona non c’e’ piu’: da quattro anni i bilanci sono in regola e in attivo. Noi dobbiamo essere trattati come ogni altra capitale. Basti ricordare che ogni manifestazione pubblica in citta’, per fare un esempio, viene pagata con la fiscalita’ dei romani. E comunque che servano soldi oggi lo ha detto anche l’ex sindaco Francesco Rutelli, che non e’ un mio amico”.

Intanto in citta’ continuano ad andare a fuoco gli autobus: “Gli autobus che vanno a fuoco hanno tutti piu’ di 15 anni. Quelli del Pd ci dicano dove negli anni scorsi hanno messo i soldi che servivano per rimpiazzarli, piuttosto. In due anni noi abbiamo messo sulle strade 500 nuovi mezzi”.

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