Zaratti (Sel): “Ente parco rinuncia a finanziamenti per quasi due milioni. Grave danno per l’intera comunità”

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    “Con una lettera del direttore l’Ente Parco dei Castelli Romani ha rinunciato a un finanziamento di quasi due milioni di euro, una vicenda pazzesca che si inserisce nell’obiettivo generale di smantellamento dei Parchi perseguito dal centrodestra”. Lo dichiara Filiberto Zaratti, Consigliere di Sinistra ecologia e libertà con Vendola alla Regione Lazio che ha presentato oggi presentato una interrogazione urgente alla Presidente della Regione e all’Assessore all’Ambiente Mattei.

    “Nel  2008 – ricorda Zaratti – l’Ente Parco aveva siglato con la Regione Lazio un protocollo d’intesa per realizzare interventi di conservazione e promozione del territorio, con un finanziamento di un milione e 800mila euro, per creare una sentieristica con percorsi ciclabili e per diversamente abili. Il protocollo prevedeva anche la realizzazione di punti di informazione per una fruizione consapevole del territorio e il recupero del Ninfeo Bergantino, una meravigliosa presenza archeologica sulle rive del Lago di Castelgandolfo”.

    “Ebbene – prosegue Zaratti – la gestione commissariale del Parco, voluta dalla presidente Polverini, con una semplice lettera del direttore, ha rinunciato all’intero finanziamento, senza alcuna spiegazione, privando il territorio dei Castelli Romani della possibilità di vedere realizzate opere di altissima valenza ambientale, culturale e sociale, rinunciando anche alle nuove opportunità di lavoro che si sarebbero potute creare. Insomma, un danno senza precedenti. Da questa vicenda si evince la grave incompetenza di chi dovrebbe tutelare e promuovere il parco e l’ancor più grave disegno politico del centrodestra regionale che vuole liquidare questa e altre aree protette del Lazio, ovvero uno dei capisaldi dell’economia sostenibile del nostro territorio”.

    “Per queste ragioni – conclude Zaratti – ho presentato una interrogazione chiedendo di verificare e rendere note urgentemente le motivazioni della rinuncia al finanziamento e soprattutto di intervenire presso l’Ente Parco per chiedere il ritiro della lettera di rinuncia, rendere nuovamente disponibile il finanziamento e verificarne il pieno utilizzo al fine di evitare un grave danno economico, sociale e culturale al Parco e alla Comunità dei Castelli Romani”.

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