Zingaretti: Da Unione Europea tante risorse, occasione nuovo modello sviluppo

Roma – Cogliere le opportunita’ offerte dalla nuova programmazione dei fondi europei 2021/2027 immaginando “un nuovo modello di sviluppo adeguato al tempo, che sappia indicare alcune grandi direttrici”. Nicola Zingaretti ha le idee chiare sulla strada che deve percorrere il Lazio per trasformarsi grazie all’Europa.

“Dobbiamo costruire un clima- ha detto in occasione della prima tappa del roadshow di presentazione delle proposte di LazioLab- per cui si apre stagione di ripensamento dal punto di vista intellettuale e politico e di costruzione di nuovi modelli: guai a difendere quello che c’era, il punto di arrivo non sara’ mai quello di partenza 150 giorni fa e questo va immaginato”.

Il governatore vede “gli attori che vogliono farlo. Dobbiamo dare atto che il presidio piu’ importante in queste settimane di difesa delle persone dal rischio contagio e’ stato fornito da imprese, bar, artigiani, ristoratori e’ da tutti coloro che in strada si stanno preoccupando di ricordare agli smemorati che si puo’ convivere col Coronavirus ma con attenzione. Il tempo nuovo che si apre e complesso, abbiamo l’ossessione di guardare solo agli elementi negativi ma dobbiamo dirci che e’ un mondo denso di opportunita’ se sapremo coglierle”.

Proprio con l’Europa l’Italia ha ingaggiato un confronto serrato nei mesi scorsi sulle risorse per affrontare la crisi del Covid 19 “ma attenti a continuare a dire ‘quanta sete ho’ e non accorgerci che l’acqua da bere e’ arrivata- ha puntualizzato Zingaretti- Ora bisogna capire come questa opportunita’ che abbiamo creato venga orientata nella maniera giusta. Le risorse finanziare di 27 miliardi del Mes che arriverebbero alla nostra regione, calcolando che cubiamo il 10% di tutto, sono cifre da capogiro per rifondare il sistema sanitario regionale. ma come le spendiamo? Questo e’ il tema”.

Zingaretti non “ha la soluzione in tasca ma basta con la frase fatta ‘bisogna costruire un nuovo modello di sviluppo’. Cominciamo a sporcarci le mani, costruiamo un dibattito collettivo e questo lavoro di LazioLab offre una traccia di un’idea di sviluppo possibile alla quale dobbiamo chiamare la nostra comunita’.”

“Laziolab non ha chiuso un lavoro, lo ha aperto con degli spunti ma e’ fondamentale che non solo in Regione ma anche con i sindaci, gli imprenditori e i commercianti si chiuda una discussione affinche’ non si dica piu’ ‘avevo poche risorse finanziarie’ ma che in Italia ne arriveranno. Commetteremmo delitto verso i nostri ragazzi se non cogliessimo l’immensa opportunita’ che questo tornante della storia ci sta ponendo per rafforzare le democrazie in occidente e rilancia l’idea dell’Europa come grande modello globale”.

Lazio oggi “e’ una grande potenzia produttiva, ha il pil superiore a Ungheria e Grecia, un modello di sviluppo sull’aerospazio, l’Ict, la farmaceutica e l’agroalimentare. Noi dovremo difendere la sovranita’ nazionale europea su tema del digitale. Siamo entrati in crisi sulla fornitura dei prodotti per fare i tampone ma non possiamo essere subalterni a qualche potenza del mondo sull’Infomation Technology e il Lazio puo’ candidarsi a essere questo grande attore”.