BELPIETRO: IL PROGRAMMA DI RENZI E’ DA SOCIALISMO REALE

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    Maurizio Belpietro su Libero avverte gli elettori di destra che fossero ancora innamorati di Matteo Renzi ad aprire gli occhi: Renzi ha un programma da socialismo reale. “Un anno fa, scrive Belpietro, quando il centrodestra si interrogò sul proprio futuro senza Berlusconi, lanciammo provocatoriamente l`idea di arruolare Matteo Renzi. (…) I toni e gli argomenti usati da Renzi erano così fuori dagli schemi che, invece di piacere a quelli di sinistra, piacevano a quelli di destra, i quali se avessero potuto partecipare alle primarie del Pd avrebbero votato in massa il sindaco toscano. (…)

    Delle proposte e degli atteggiamenti di Renzi che tanto piacevano nel centrodestra, avverte Belpietro, adesso non c`è quasi più niente. Altro che rottamazione della vecchia classe dirigente: per vincere le primarie ora il sindaco di Firenze sta imbarcando tutte le cariatidi della sinistra. Da Fassino a Bassolino, da Castagnetti a Franceschini, da Veltroni a Enzo Bianco. (…)

    Tuttavia, prosegue Belpietro, a inquietare non è solo la gente che negli ultimi tempi ha preso a frequentare Renzi, ma preoccupano le idee che l`aspirante sindaco d`Italia va ripetendo nelle sue apparizioni pubbliche. Se prima nel mirino finiva la Casta, ma anche certi riflessi pavloviani della sinistra sul mercato del lavoro e sull`ambiente, adesso il giovane Matteo pare aver sposato tutte le tesi care ai compagni. (…)

    Prendete ad esempio, dice Belpietro, il tema delle pensioni. Da tempo il giovanotto ne ha fatto un cavallo di battaglia, convinto che spremendo quelle si possano sistemare i conti dell`Italia. Dove si trovano i soldi per il cuneo fiscale? Ovvio, togliendoli ai pensionati d`oro. Non importa che le pensioni d`oro siano solo in tutto 540 e che costino complessivamente 178 milioni: per Renzi dai pensionati che vivono nel lusso si possono ricavare tre o quattro miliardi.

    Il professor Tito Boeri – che certo non è un liberista ma un progressista che potrebbe stare nel presepe del sindaco fiorentino – ha spiegato che anche tassando chi non è un pensionato d`oro ma solo un pensionato che non fa la fame si recupererebbero fra i 700 e i 900 milioni. Nonostante ciò Renzi insiste. E giovedì, a un pensionato che gode di una buona pensione ma interamente versata, cioè non costruita grazie ai trucchi del sistema retributivo bensì versando più soldi di quanti oggi ne percepisca, ha detto senza andare troppo per il sottile che lui intende togliere ai ricchi per dare ai poveri.

    Il novello Robin Hood dimentica però che questo è proprio il programma delle società comuniste: a chi ha di più bisogna togliere per ridistribuire la ricchezza. E non conta – sottolinea Belpietro – che molti dei pensionati al minimo non abbiano versato i contributi e dunque costringano lo Stato – vale a dire noi – a liquidare loro una pensione che non hanno pagato. (…) Insomma: togliere agli onesti per dare ai furbi.

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