Capodanno a Roma: i trecentomila dei Fori Imperiali. Ma anche un morto e 72 feriti

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    Show, musica, cabaret, il tradizionale tuffo nel Tevere ma anche un morto e 72 feriti per l’esplosione dei tradizionali botti di fine anno. Questo il bilancio della notte di San Silvestro a Roma, che ha aperto il 2012. In trecentomila hanno invaso via dei Fori Imperiali per assistere allo spettacolo di Enrico Brignano e al concerto dei Negramaro. La piazza ha atteso il countdown sulle note dei brani della band pugliese e con gli occhi al cielo per assistere allo spettacolo dei fuochi d’artificio. Con loro c’era anche il sindaco Alemanno. Al termine della serata, il primo cittadino, insieme con gli operatori ecologici dell’Ama, ha guidato le operazioni di pulizia della strada con tanto di guanti e ramazza. Festa e musica anche in periferia, con le esibizioni di Max Gazzè, Luca Barbarossa e Marco Masini. Ma è proprio in periferia, nel quartiere di San Basilio, che si consuma la tragedia. Un 31enne muore e quattro bambini restano feriti per lo scoppio di alcuni «botti» all’interno dell’appartamento. Un «inferno di cristallo» nella notte che sarebbe dovuta essere dedicata alla festa e non alle lacrime. In tutta la Capitale si contano in totale 72 feriti, molti bambini. Il caso più grave, però, è quello di un 36enne colpito dallo scoppio di un petardo raccolto in strada nel quartiere Boccea. Gravissime le lesioni riportate alle mani. Notte di lavoro intenso per le forze dell’ordine, con oltre 600 agenti della Questura impegnati a vigilare su eventi e manifestazioni della Capitale: 1.400 le chiamate giunte al 113. I carabinieri hanno arrestato 9 persone con l’accusa di furto. L’ultima , una ragazza di 20 anni, è finita in manette mentre tentava di rubare una borsetta in via dei Fori Imperiali dove si era svolto il concertone. Un centinaio, infine, gli interventi dei vigili del fuoco per spegnere le fiamme su automobili, cassonetti e in appartamenti. Ma il nuovo anno ha portato anche gioia ai genitori di Sofia, la prima bimba nata nel 2012, appena tre secondi dopo la mezzanotte. Il papà, un avvocato romano, e la mamma, una vietnamita, hanno ricevuto gli auguri e la visita del sindaco che ha consegnato loro la ‘Carta Bimbò. A mezzogiorno, invece, la tradizione si è ripetuta ancora una volta, quando Maurizio Giuseppe Palmulli si è tuffato per la ventiquattresima volta nel Tevere, insieme ad altri «temerari» romani, per dare il benvenuto al nuovo anno, senza fuochi e senza botti, solo con un bagno nel fiume di Roma.

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